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Covid 19

Certificati Covid falsi per andare in vacanza, carabinieri in agenzia di viaggi a Napoli

I carabinieri del Nucleo Operativo e del Nas hanno effettuato accertamenti in una agenzia di viaggi nel centro di Napoli, dove sono stati trovati oltre 500 certificati di negatività Covid usati per acquistare biglietti aerei per l’estero. Uno dei documenti è risultato essere stato contraffatto, l’ipotesi è che lo siano tutti. Controlli anche nel centro diagnostico che apparentemente avrebbe rilasciato i certificati.
A cura di Nico Falco
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I carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno controllato un'agenzia di viaggi di piazza Garibaldi, nel centro di Napoli, nell'ambito di una indagine su falsi certificati di negatività al Covid che venivano utilizzati per permettere ai viaggiatori di spostarsi senza sottoporsi al tampone e quindi costituendo un potenziale veicolo di diffusione del virus.

I militari hanno effettuato una ispezione nel locale dove hanno trovato circa 300 fotocopie di documenti di identità di cittadini stranieri e oltre 500 referti sanitari, tutti apparentemente riportanti l'esito di un tampone molecolare e tutti con esito negativo, che erano riferibili all'acquisto di altrettanti biglietti aerei per Paesi esteri; da successivi accertamenti è emerso che uno dei certificati era stato falsificato: l'acquirente del biglietto non avrebbe mai effettuato il tampone.

L'ipotesi è quindi che possano essere tutti falsi, e che venissero usati per consentire i viaggi a cittadini che, in questo modo, riuscivano a oltrepassare i confini nazionali senza realmente verificare se fossero stati contagiati. Una situazione particolarmente allarmante, visto l'altissimo numero di asintomatici (che possono trasmettere il virus ugualmente); i dati contenuti nel bollettino della Regione Campania di ieri, 10 dicembre, rendono l'idea perfettamente: 1.198 nuovi casi, dei quali soltanto 99 sintomatici, mentre gli altri 1.099 non presentavano alcun sintomo.

I documenti riportavano tutti l'intestazione dello stesso centro diagnostico, ma su questo aspetto sono in corso ulteriori indagini: appare infatti probabile che si tratti di contraffazioni, create imitando le grafiche e i caratteri dei certificati veri. I militari hanno effettuato un sopralluogo anche nel laboratorio, con la collaborazione dei Nas (Nucleo Antisofisticazione e Sanità), e durante le operazioni alcuni locali del centro diagnostico sono stati sequestrati per inosservanza al testo unico delle leggi sanitarie.

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