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Centinaia di morti in Sri Lanka per i ciclone, la comunità di Napoli: “Servono aiuti umanitari”

Il consigliere comunale aggiunto Savary Ravendra Jeganesan in consiglio comunale a Napoli ha lanciato un appello per aiutare lo Sri Lanka, colpito dal ciclone Ditwah. A Napoli sono oltre 12mila gli srilankesi della comunità locale.
A cura di Pierluigi Frattasi
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L’inondazione in Sri Lanka / Lapresse
L’inondazione in Sri Lanka / Lapresse

Apprensione anche a Napoli per le centinaia di morti in Sri Lanka causate dal ciclone Ditwah che ha colpito l'isola asiatica provocando devastazioni e allagamenti. Le autorità locali parlano di almeno 334 persone morte e quasi 400 dispersi. Interi villaggi sommersi e strade trasformate in fiumi. Per salvare gli abitanti, i soccorsi devono raggiungere le case inondate in barca. A Napoli la comunità srilankese conta circa 12mila cittadini. Oggi, in consiglio comunale il Consigliere Aggiunto Savary Ravendra Jeganesan ha lanciato un appello a tutti i Napoletani per dare una mano ai suoi connazionali: "Siamo preoccupati per i nostri familiari dispersi, servono urgentemente aiuti umanitari".

Savary Ravendra: "Servono aiuti umanitari urgenti"

"Il violento disastro climatico che ha colpito lo Sri Lanka in queste settimane – afferma Savary Ravendra Jeganesan – durante la stagione dei monsoni, ha lasciato dietro di sé un quadro di devastazione che preoccupa profondamente. Intere comunità sono state isolate, migliaia di famiglie hanno perso le proprie case e molte aree del Paese risultano tuttora inaccessibili. Le immagini che arrivano mostrano villaggi sommersi, infrastrutture distrutte e una popolazione stremata da condizioni meteorologiche sempre più estreme. La tragedia che il mio Paese sta affrontando non è un episodio isolato, ma è il segno evidente di un cambiamento climatico che colpisce con particolare durezza le regioni più vulnerabili".

"La comunità srilankese residente a Napoli – conclude – vive questo momento con grande apprensione. Ogni giorno riceviamo notizie di parenti in difficoltà, di zone rimaste senza elettricità o acqua potabile e di persone costrette ad abbandonare le proprie abitazioni. Per questo ritengo indispensabile attivare, anche a livello locale, forme di sostegno concreto. Chiedo alle istituzioni, alle associazioni e ai cittadini di Napoli di unirsi in uno sforzo comune per contribuire agli aiuti umanitari destinati alle aree colpite".

Savary Ravendra Jeganesan
Savary Ravendra Jeganesan
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