Centinaia di auto contromano in Galleria dopo la partita del Napoli: bus bloccati, code e traffico impazzito

Centinaia di auto contromano, bus bloccati, colonne intere di veicoli costretti a tornare indietro a retromarcia, clacson impazziti. È quanto andato in scena ieri sera nella Galleria Laziale, dopo la partita Napoli-Atalanta allo stadio Maradona. Il traffico è improvvisamente andato in tilt, con centinaia di vetture che hanno imboccato la corsia preferenziale nel senso opposto a quello di marcia, per sorpassare le auto correttamente in fila nelle altre corsie. Il problema si è presentato quando gli automobilisti indisciplinati si sono trovati il bus di faccia. A quel punto, alcuni hanno cercato di sorpassarlo salendo sul marciapiedi destinato ai pedoni, altri sono scesi dalle auto per capire le manovre migliori da fare e poi hanno deciso di fare dietrofront.
Centinaia di auto costrette a fare retromarcia in Galleria
Centinaia di vetture hanno percorso in retromarcia tutta la lunghezza della Galleria per ritornare a Fuorigrotta e imboccare questa volta la corsia giusta. A denunciare la situazione, che purtroppo non accade per la prima volta, è il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra): "La Galleria bloccata a causa di chi andava contromano dopo la partita nella preferenziale – scrive il deputato – Autobus bloccato a causa di ‘civilissimi' tifosi che percorrono la galleria in senso contrario dopo la partita. Per sbloccare il traffico in galleria le auto in controsenso sulla preferenziale hanno proceduto a retromarcia".
Solo quest'anno, nella Galleria Laziale, che collega Fuorigrotta, il quartiere dove si trova lo stadio, a piazza Sannazaro e al Lungomare di Mergellina, si sono verificati almeno una decina di incidenti stradali, tra i quali 5 con feriti gravi. Spesso auto e scooter, per evitare il traffico, imboccano da Fuorigrotta la corsia preferenziale sulla sinistra, che va nel senso opposto alla corsia destinata a tutti i veicoli. Gli incidenti sono all'ordine del giorno, alcuni anche gravissimi. Il fenomeno sembra inarrestabile, nonostante gli interventi della Polizia Locale.