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Caro bollette anche al cimitero, a Napoli le luci dei morti costano 100mila euro in più

Il Comune ha stimato aumenti delle bollette del 20%. I soldi messi a bilancio non bastavano per mantenere accesi luci e ascensori.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il caro-bollette colpisce anche i cimiteri di Napoli. Per non spegnere le luci dei defunti negli ultimi tre mesi dell'anno serviranno 100mila euro in più, rispetto a quanto preventivato. Questa la cifra stimata dai tecnici del Comune per mantenere accesa l'illuminazione votiva nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022, con un rincaro dei costi energetici di circa il 20%.

Il Comune aumenta i fondi per non restare al buio

Si tratta della fornitura di energia elettrica per far funzionare gli impianti dell'illuminazione votiva, ma anche i faretti in strada, gli ascensori delle arciconfraternite, le luci degli uffici nei dieci cimiteri cittadini: quello di Poggioreale, con Santa Maria del Pianto, il Nuovissimo e il Monumentale, e poi quelli periferici di Soccavo, Secondigliano, San Giovanni, Ponticelli, Barra, Pianura e Miano. Il Comune aveva già messo a budget 688mila euro per tutto il 2022 da versare ad Enel Energia spa. Ma a settembre ne sono stati spesi già 545mila.

Aumenti del 20% sui costi dell'energia

In cassa restano solo 142mila euro. Troppo pochi, secondo il dirigente dei cimiteri, per coprire i restanti tre mesi dell'anno. Considerato un possibile incremento del 20% delle fatture quale conseguenza del costo dell’energia, per una spesa di circa 81.619,44 euro al mese, Iva inclusa, pari a 245mila euro nel trimestre. Siccome in caso di inadempienza nel pagamento del corrispettivo, secondo quanto previsto dalla convenzione, il contratto di fornitura si intende risolto, dopo eventuale diffida del fornitore nei confronti dell'amministrazione, determinando il passaggio dei punti di prelievo in regime di salvaguardia, il Comune ha aumentato il budget di altri 105mila euro per coprire le spese della corrente fino al 31 dicembre.

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