Capitale italiana della Cultura 2028, candidate 5 città (e una “alleanza” di Comuni) della Campania

Fra i 25 i Comuni italiani che hanno presentato la propria candidatura per il titolo di Capitale italiana della Cultura 2028 ci sono ben 6 proposte dalla Campania, quasi un quarto del totale. Il Ministero della Cultura ha reso noto oggi l'elenco ufficiale delle località che hanno risposto all’avviso pubblico entro la scadenza del 3 luglio. Ecco l’elenco completo delle città candidate: Anagni (Frosinone), Ancona, Bacoli, Benevento, Catania, Colle di Val d’Elsa (Siena), Fiesole (Firenze), Forlì, Galatina (Lecce), Gioia Tauro (Reggio Calabria), Gravina in Puglia (Bari), Massa, Melfi (Potenza), Mirabella Eclano, Moncalieri (Torino), Pieve di Soligo (Treviso), Pomezia (Roma), Rozzano (Milano), Sala Consilina, Sarzana (La Spezia), Sessa Aurunca, Tarquinia (Viterbo), l’Unione dei Comuni “Città Caudina”, Valeggio sul Mincio (Verona) e Vieste (Foggia).
Dunque fra i Comuni che anelano a diventare Capitale della Cultura ci sono: Bacoli (Napoli), Benevento, Mirabella Eclano (Avellino), Sala Consilina (Salerno), Sessa Aurunca (Caserta) e, infine, Unione dei Comuni Città Caudina, è un ente locale che raggruppa diversi comuni della Valle Caudina, tra Benevento e Avellino (Montesarchio, Cervinara, Airola, San Martino, Rotondi, Roccabascerana, Pannarano e Bonea, Forchia, Paolisi e Bucciano).
Come si procederà ora? Sfoltendo pian piano questa rosa di candidate: nei prossimi mesi, le proposte saranno valutate da una commissione di esperti che selezionerà le finaliste. Il titolo di Capitale italiana della Cultura, istituito nel 2014, sostiene progetti capaci di valorizzare il patrimonio materiale e immateriale e di generare ricadute positive sul tessuto economico e sociale dei territori.