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Canna sostituita e via il tappo rosso: così la pistola a salve può sparare proiettili veri

I carabinieri hanno rinvenuto a Pozzuoli (Napoli) una pistola a salve modificata per sparare colpi veri: la canna originale era stata sostituita.
A cura di Nico Falco
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Via la canna originale, occlusa come prevede la legge, e al suo posto una più piccola, ma perfettamente funzionante. E così quella pistola, all'apparenza una scacciacani, era diventata "operativa", in grado di esplodere proiettili calibro 7.65. L'arma è stata rinvenuta dai carabinieri a Monterusciello, frazione di Pozzuoli, nel Napoletano; 6 proiettili erano nel caricatore, altri 19 in una busta.

La pistola era nell'androne di un palazzo di via Reginelle, in una scatola infilata in una intercapedine. Nascondiglio ricavato in ambienti comuni, come vogliono le regole base della malavita: in caso di ritrovamento, sarà più difficile risalire al proprietario e a chi la utilizzava. La modifica è stata accertata nel corso dell'ispezione: probabilmente con l'aiuto di un fabbro, se non di un armaiolo, la canna funzionante calibro 7,65 era stata saldata al posto di quella calibro 8 occlusa.

Pochi giorni fa una pistola simile era stata rinvenuta in casa di una coppia a Castel Volturno (Caserta); anche in quel caso l'arma poteva sparare proiettili veri, calibro 6,35. Nello stesso intervento era stata scoperta anche della droga, per i due era scattato l'arresto.

Le pistole a salve legali in Italia

In origine le pistole replica sono inoffensive. In Italia sono legali quelle "top firing", nelle quali la fiammata dello sparo sfoga nella parte superiore, a differenza delle "front firing", con l'espulsione della fiammata che avviene nella parte terminale della canna. Il meccanismo di funzionamento è quello di una pistola vera: l'innesco accende la polvere da sparo nel bossolo e genera l'esplosione di gas incandescente che spinge il proiettile (assente nelle munizioni a salve) lungo la canna.

Nelle top firing la canna è però occlusa, quindi non può espellere nulla. Nel caso dell'arma rinvenuta a Pozzuoli la canna è stata quindi sostituita con una libera e, dopo aver rimosso anche il tappo rosso obbligatorio, la pistola è diventata a tutti gli effetti un'arma da sparo, in questo caso clandestina in quanto non immatricolata, seppur con tutti i limiti dovuti alle problematiche di progettazione.

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