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Trasporto pubblico a Napoli

Cancellata Napoli Holding: naufraga il progetto trasporti di De Magistris

Addio alla Napoli Holding, la società partecipata del Comune di Napoli che controlla i trasporti cittadini, in quanto unica azionista dell’Anm. Doveva essere la nuova NapoliRiscossioni per le tasse. Dopo 7 anni sarà incorporata per fusione inversa nell’Azienda Napoletana Mobilità. Il Comune: “La gestione diretta da parte di ANM rappresenta la migliore soluzione”. Manzo: “Ho risanato i bilanci di Anm”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Addio alla Napoli Holding, la società partecipata del Comune di Napoli che controlla i trasporti cittadini, in quanto unica azionista dell'Anm. Creata nel 2013 dalle ceneri dell'ex Napolipark per salvare i trasporti cittadini dal crac finanziario, quando in NapoliPark, divenuta NapoliHolding, furono fuse Metronapoli, la società che gestiva la Linea 1, e la vecchia Anm, che gestiva i bus. Dopo 7 anni, NapoliHolding scomparirà: sarà incorporata proprio in Anm con una “operazione di fusione inversa”. È quanto prevede il DUP, il Documento Unico di Programmazione del Comune di Napoli allegato al bilancio di previsione 2020-2022. Nel corso degli anni si sono moltiplicati i progetti per potenziare Napoli Holding, dove sarebbero dovute confluire inizialmente tutte le società partecipate del Comune, e alla quale per un certo periodo l'amministrazione De Magistris avrebbe voluto affidarle anche le riscossioni delle tasse, con il progetto della Napoli Riscossioni, più volte annunciato ma mai realizzato. L'amministratore unico Amedeo Manzo in commissione Trasporti: “In questi anni abbiamo risanato i bilanci, portando i conti di Anm in ordine, la nostra mission l'abbiamo compiuta”.

Addio alla NapoliHolding, dopo 7 anni

Ad oggi, è scritto nel DUP, “il servizio di trasporto pubblico locale è affidato alla Società ANM S.p.A. – Azienda Napoletana Mobilità; società unica del trasporto cittadino, partecipata al 100% dal Comune e controllata da Napoli Holding Srl. Napoli Holding Srl è la società controllata al 100% dal Comune, nata nel 2013 dalla trasformazione di Napolipark (società per la gestione dei servizi di sosta e parcheggio). La Napoli Hoding s.r.l., che ha coordinato il processo di fusione di ANM (ex trasporto su gomma) e Metronapoli (ex trasporto su ferro), due società già detenute dal Comune, nel 2014 ha conferito ad A.N.M. s.p.a. il ramo d’azienda avente ad oggetto le attività operative della gestione dei servizi complementari alla mobilità (sosta, impianti semaforici, segnaletica, infomobilità, videosorveglianza, interventi contro la sosta vietata)”. Nel 2018 NapoliHolding ha registrato un costo di beni e servizi di 62 milioni di euro e un costo del personale di 107,8 milioni di euro.

Il Comune: "La gestione diretta di Anm è la migliore soluzione"

Adesso, però, arriva la svolta. “Deve proseguire l’azione di ridisegno del “Sistema Partecipate” – è scritto nel documento – processo, iniziato spontaneamente dall’Amministrazione ben prima che lo prevedesse la norma (L. 190/14 – c.d. “legge di stabilità per l’anno 2015), che ha riguardato, prevalentemente, una forte razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente detenute. In particolare, si prevede un'operazione di fusione inversa consistente nell'incorporazione di Napoli Holding in ANM, avendo verificato che la gestione diretta da parte di ANM rappresenta la migliore soluzione per lo snellimento delle procedure relative al trasporto, alla sosta e alla segnaletica, ed avendo di fronte, ora che è omologato il piano concordatario, l’obiettivo di garantire pienamente il “diritto alla mobilità” cittadina. Per Nino Simeone, "abbiamo salvato assieme l'Anm dal fallimento, ma è sbagliato tagliare i fondi ad Anm per 15 milioni nel bilancio".

Per il vicesindaco Enrico Panini, "dalla fine del 2016 NapoliHolding ha versato ogni secondo della propria attività prima sul piano industriale che ha portato alle uscite incentivate, poi a curare un piano fallimentare sul quale autorevolissime persone dopo l'omologa del tribunale, hanno detto noi non credevano possibile che Anm riuscisse a fare e che è il frutto dell'intelligenza di NapoliHolding e di Amedeo Manzo, di Nicola Pascale e della sua squadra e di EY che ha messo in campo le migliori professionalità europee. Siamo riusciti a portare a casa una sentenza favorevole sulle imposte per un valore di quasi 20 milioni. Un'azienda che non è riuscita per questo assorbimento a fare la holding delle partecipate, per la quale assieme a Manzo, avevamo prodotto modifiche statutarie. È bene che la sua missione vada tutta sul traporto metropolitano, noi vogliamo porci in sinergia con Ctp. Per questo le finalità con cui nasce NapoliHolding dentro Anm non hanno più ragion d'essere e devono convergere nella situazione di Anm con una proposta di fusione inversa". Critico il consigliere comunale Matteo Brambilla (M5S): “È un fallimento politico”. Mentre Aniello Esposito (Pd) commenta: “Il problema è che Anm ad oggi non offre un servizio efficiente di trasporto ai cittadini”. Amedeo Manzo precisa: “NapoliHolding non si occupa di efficienza operativa. Il fatto che non siano state spostate altre partecipate è un dato politico. Se la politica non sposta pacchetti azionari, a tutti si può eccepire questo tranne che al sottoscritto. Napoli holding si occupa di efficienza contabile di bilancio, fallimentare, non si occupa della gestione dei pullman”.

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