Campi Flegrei, vulcano in allerta gialla fase 2: la probabilità di evoluzione verso eruzione è medio-bassa

Il Dipartimento della Protezione civile nazionale ha confermato il livello di allerta giallo per rischio vulcanico ai Campi Flegrei. Lo stato del vulcano è stato classificato in fase 2 di attenzione, con una probabilità medio-bassa di evoluzione verso un’eruzione. Uno stato che potrebbe durare a tempo indefinito. La decisione è arrivata dopo le valutazioni della Commissione Grandi Rischi – settore rischio vulcanico che si è riunita ieri, martedì 4 novembre, e alla luce del nuovo Decreto Campi Flegrei 3236 del Capo della Protezione Civile del 30 ottobre scorso, che ha approvato i nuovi livelli di allerta per i Campi Flegrei e fornito le prime indicazioni operative.
La Protezione Civile ha approvato nuovi livelli di allerta per i Campi Flegrei
Il dispositivo di pianificazione nazionale per i Campi Flegrei era stato stabilito tra il 2015 e il 2016 e prevedeva quattro livelli di allerta per lo stato di attività del vulcano, distinti per colori: verde (quiescenza), giallo (attenzione), arancione (pre-allarme), rosso (allarme).
Negli ultimi anni, però, il fenomeno del bradisismo è ripreso, con l’aumento del numero dei terremoti – si è passati dai 536 del 2019 ai 4.898 del 2024 – l'incremento dell'energia dei sismi, che è arrivata ad un massimo di magnitudo 4.6 (con la scossa del 13 marzo scorso), e del sollevamento del suolo, attualmente di 2 centimetri al mese.
La Commissione Grandi Rischi sul Rischio Vulcanico (CGR/SRV), quindi, lo scorso anno si è riunita a fine maggio per fare il punto della situazione. A giugno 2024, la Protezione civile ha istituito un Tavolo tecnico-scientifico finalizzato alla revisione dei livelli di allerta. Al tavolo hanno preso parte membri della Commissione, del Dipartimento della protezione civile, dell’Ingv (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) e della protezione civile della Regione Campania. Le attività del tavolo tecnico si sono concluse il 9 gennaio scorso con una proposta di aggiornamento dei livelli di allerta dei Campi Flegrei, sulla quale la commissione ha espresso parere il 6-7 marzo scorsi.

Alla luce di questo iter, è stato emanato il nuovo Decreto di Protezione Civile sui livelli di allerta, che sono rimasti sempre di 4 colori, ma suddividendo lo stato di allerta giallo e quello arancione rispettivamente in due fasi. Per lo stato di allerta giallo (soglia di attenzione) sono state individuate una “fase 1” di disequilibrio debole, con probabilità di eruzione bassa, e una “fase 2” di disequilibrio medio, con probabilità di eruzione medio-bassa, come spiegato negli allegati al decreto.
Quest’ultima (la Fase 2 dell'allerta gialla) è la fase attuale, alla quale si è arrivati negli ultimi anni, dopo che nel dicembre 2012 il vulcano è salito dall’allerta verde alla gialla. Alla luce dell’evoluzione del vulcano, quindi, a quanto apprende Fanpage.it da fonti della Protezione Civile, si potrebbero considerare gli anni dal 2012 al 2023 in uno stato di disequilibrio debole e dal 2023 a oggi di disequilibrio medio. Questo attuale stato potrebbe durare a tempo indefinito.
Mentre per lo stato di allerta arancione (pre-allarme) è stata individuata una “fase 1” di disequilibrio forte, con probabilità media di evolvere verso un’eruzione – situazione che potrebbe durare anni – e una “fase 2” di disequilibrio molto forte, con una probabilità di evoluzione verso l’eruzione medio-alta e uno stato che potrebbe durare mesi.
All’interno degli stati giallo e arancione prima non c’era differenziazione rispetto alla procedura emergenziale. Adesso, invece, sono state previste attività differenti a seconda della fase in cui ci si trova. Le nuove fasi del livello di allerta arancione sono quelle che comportano le maggiori novità in termini di Protezione Civile. Con la precedente classificazione, appena si fosse passati a livello arancione sarebbe scattata l’evacuazione volontaria dei Campi Flegrei, con il blocco di attività e turismo nei 7 comuni coinvolti (Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Giugliano in Campania, Marano di Napoli e alcuni quartieri di Napoli. La nuova classificazione prevede azioni più graduali. Nella prima fase arancione è previsto lo sgombero precauzionale solo di carceri e ospedali e in una zona ristretta simile a quella di colore viola nella mappa speditiva del bradisismo.
Ai Campi Flegrei non è stato innalzato il livello di allerta
Ai Campi Flegrei, quindi, è bene precisare, non è stato innalzato il livello di allerta, con gli ultimi provvedimenti della Protezione Civile e della Commissione Grandi Rischi. In primo luogo, perché il colore è rimasto giallo. In secondo, perché prima non esistevano le due fasi del livello giallo. La nuova classificazione riflette solo l’attuale situazione.
In questa fase, le variazioni attese nei principali parametri di monitoraggio, sopra valori di base, in progressione temporale, sono:
- Sollevamento del centro della caldera con velocità media e generale geometria radiale
- Sismicità vulcano-tettonica frequente con Md massima sporadicamente compresa tra 4 e 4.5
- Moderato aumento della componente magmatica nei gas fumarolici; aumento dei flussi di CO₂ e dell’estensione delle aree di degassamento. Ulteriori variazioni dei valori di P e T di equilibrio del sistema idrotermale
Mentre i possibili fenomeni pericolosi potrebbero essere i seguenti:
- Concentrazioni di CO₂ e altri gas (H₂S) potenzialmente dannosi per la salute umana in prossimità delle zone di emissione (anche diffusa), in zone sottovento, morfologicamente depresse o in luoghi chiusi
- Scuotimento sismico da lieve a occasionalmente intenso in prossimità delle aree epicentrali
- Esplosioni freatiche localizzate in aree con intensa attività idrotermale
- Frane sismo-indotte in prossimità delle aree epicentrali
A livello operativo di Protezione Civile, la fase 2 di Attenzione prevede un rafforzamento delle attività di monitoraggio e di valutazione dello stato del vulcano; la verifica delle misure operative previste nelle pianificazioni di protezione civile, nonché iniziative di prevenzione non strutturale mirate, tra cui attività di formazione, informazione ed esercitazioni, peraltro già pienamente in essere.
Proprio mercoledì 5 e giovedì 6 novembre si terrà una nuova esercitazione nazionale sul rischio vulcanico "Campi Flegrei 2025″, organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania, durante la quale si testeranno l'allontanamento assistito da 3 aree di attesa del Comune di Napoli, e la funzionalità dell'area di incontro del Porto di Napoli-Stazione Marittima. "Campi Flegrei 2025″ rappresenta il completamento dell'esercitazione nazionale "Exe Flegrei 2024" svoltasi in Campania nell'ottobre 2024.