Campi Flegrei, al Porto di Napoli oggi le prove di evacuazione per l’eruzione con le navi per Sicilia e Sardegna

Sono partite oggi le prove di evacuazione con le navi alla Stazione Marittima di Napoli, in caso di eruzione dei Campi Flegrei. Coinvolti circa 120 studenti e professori dell‘Istituto Statale "Bernini – De Sanctis", che stanno simulando l'allontanamento, così come previsto dal Piano nazionale di protezione civile per il rischio vulcanico, raggiungendo dapprima le tre aree di attesa del Comune di Napoli (piazza Vittoria, piazza Sannazaro e piazza San Luigi) e poi da qui in bus l'area di incontro del Porto di Napoli. Alla Stazione Marittima stanotte sono state montate le tende della Protezione Civile, dove gli sfollati saranno registrati prima del trasporto verso le regioni gemellate. Al Porto, infatti, c'è il punto di raduno in caso di eruzione per i cittadini di Posillipo e Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario. Le navi, comunque, non partiranno per le isole.
I Vigili del Fuoco e gli operatori del 118 hanno simulato anche un intervento di soccorso tecnico urgente per il salvataggio in mare di una persona caduta dal molo. Si tratta dell'ultimo atto di "Exe Flegrei 2024", l'esercitazione svoltasi in Campania il 9-12 ottobre 2024, quando furono testate 5 aree punto di incontro su 6, all'appello mancava appunto quella del Porto di Napoli, che sarà oggetto delle prove di oggi. Ieri, invece, nel corso della prima giornata di prove, l'esercitazione si è limitata al personale tecnico.L'esercitazione nazionale "Campi Flegrei 2025" è organizzata dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Regione Campania, in collaborazione con i Comuni della zona rossa dei Campi Flegrei, con la Prefettura di Napoli, con le strutture operative e i centri di competenza del Dipartimento (INGV, Centro Studi Plinius-Lupt e Cnr-Irea). Partecipano, inoltre, le Regioni Sardegna e Sicilia.

Per i danni del terremoto 1,4 miliardi dalla Bei
La Banca europea per gli investimenti (Bei), intanto, ha approvato un finanziamento fino a 1,4 miliardi di euro a favore della Repubblica Italiana per la ricostruzione e messa in sicurezza degli edifici e delle infrastrutture situati nella zona dei Campi Flegrei, colpiti dagli eventi sismici che interessano l'area dal maggio 2024. Fino a 550 milioni di euro potranno essere destinati al comparto privato e fino a 850 milioni di euro al comparto pubblico. I fondi serviranno a ridurre la vulnerabilità sismica degli edifici, a riparare i danni già causati dai terremoti, inclusa la scossa di magnitudo 4,6 del 30 giugno scorso, la più forte di sempre, e a rafforzare la resilienza degli immobili secondo gli standard internazionali di build-back-better. La conclusione degli interventi è prevista per il 2032.
Il Contratto di Progetto relativo all'intera approvazione della BEI è stato annunciato il 5 novembre da Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, e da Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI. La firma della prima tranche dell'accordo di finanziamento con il Ministero dell'Economia e delle Finanze (Mef), che coprirà gli stanziamenti previsti per le annualità 2025 e 2026 e quota parte del 2027, è attesa entro la fine dell'anno.
Il finanziamento, strutturato come prestito quadro, verrà sottoscritto prossimamente con il Mef attraverso due programmi distinti, che prevedono interventi per la ricostruzione e la riduzione del rischio sismico degli edifici residenziali privati, nonché per la ricostruzione e la messa in sicurezza di edifici pubblici e infrastrutture nei Comuni di Napoli, Pozzuoli e Bacoli. L'attuazione degli interventi sarà coordinata dal Dipartimento Casa Italia, responsabile delle misure a supporto del patrimonio abitativo privato, dal Dipartimento della Protezione Civile, responsabile del coordinamento e della pianificazione delle attività di gestione del rischio sismico e vulcanico, e dal commissario straordinario per i Campi Flegrei, incaricato di dirigere gli interventi su edifici pubblici e infrastrutture.