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Campania zona gialla, riaprono i ristoranti sul Lungomare: “Più controlli o ci richiudono”

Riaprono i ristoranti del Lungomare con il passaggio della Campania in zona gialla. Ma i ristoratori sono in apprensione: “Le forze dell’ordine devono vigilare, non possiamo permetterci altre chiusure”. La paura è soprattutto in vista del 1° maggio, quando molte persone non potendo andare nei locali al chiuso si riverseranno su quelli all’aperto.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Riaprono i ristoranti sul Lungomare di Napoli: con il ritorno in zona gialla della Campania, tutti o quasi si sono preparati alla riapertura di oggi, dopo due mesi e mezzo di lavoro con asporto e consegne a domicilio. Ma c'è anche un pizzico di preoccupazione: dopo le scene viste nei giorni scorsi, ancora in zona arancione, il timore è in vista del ponte del 1° maggio, quando molti si presenteranno a mangiare fuori e lo faranno, per forza di cosa, nei locali all'aperto, visto che la ristorazione nei locali chiusi è ancora vietata.

Sono il 30% circa i ristoranti di Napoli e provincia che lavorano all'aperto: la "pressione" su di essi, dunque, rischia di portare a scene di assembramenti e affollamenti che potrebbero vanificare la riapertura o, peggio ancora, portare nuovamente ad altre chiusure. E così molti ristoratori chiedono direttamente aiuto alle forze dell'ordine la cui collaborazione, spiegano "sarà fondamentale". Lo ha spiegato anche Antonino Della Notte, ristoratore e presidente dell'Associazione Industria, Commercio, Artigianato,Servizi e Turismo (AICAST), che ha spiegato come "bisogna aprire tutto quello che si può", proprio per evitare assembramenti, e togliere anche il coprifuoco. Ma soprattutto, ha auspicato i controlli da parte delle forze dell'ordine. "Non spetta a noi mandare via il cliente che non trova posto e che magari aspetta il turno", ha spiegato Della Notte, "ed è evidente che chi non potrà andare nei ristorante al chiuso, soprattutto nel ponte del 1° maggio, sceglierà la soluzione all'aperto". La paura è che nuovi assembramenti e violazioni delle regole possano portare a nuove chiusure che, con la stagione estiva alle porte, potrebbero avere effetti nefasti sul settore già provatissimo della ristorazione.

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