Campania zona arancione: ristoratori contro De Luca, nuova protesta a Napoli

I ristoratori, dopo la protesta di ieri, sono di nuovo scesi in piazza per chiedere di riaprire almeno fino a mercoledì, ovvero prima dell'entrata in vigore della stretta prevista dal Governo tra il 24 dicembre e il 6 gennaio. Mentre in tutta Italia sono tornate le norme della zona gialla, infatti, in Campania non ci sono stati cambiamenti: il governatore Vincenzo De Luca, pur non potendo modificare la classificazione del colore, che resta di competenza governativa, ha prorogato tutte le norme anti contagio che erano previste per la zona arancione, estendendola di fatto fino al 24 dicembre.
Ieri c'era stata una prima protesta sul lungomare di Napoli: i commercianti, dopo le indicazioni del premier Conte, avevano sperato di poter riaprire anche se per pochi giorni e molti si erano anche organizzati coi fornitori, con un ennesimo sforzo economico che a questo punto rischia di diventare vano. Nella giornata di ieri c'era stato anche un incontro col prefetto di Napoli, Marco Valentini, per chiedere la possibilità di riaprire, ma poi era arrivato il secco "no" di De Luca.
Stamattina la nuova protesta, con modalità simili a quella inscenata ieri: i ristoratori hanno organizzato un blocco stradale davanti alla galleria Vittoria, all'incrocio con via Chiatamone, e in questi minuti, dopo aver sfilato lungo il Lungomare di Napoli, sono in presidio in piazza Vittoria. Sul posto anche le forze dell'ordine, ma la situazione è al momento tranquilla e non si registrano momenti di tensione. Alle ore 12 ci sarà un nuovo incontro in Prefettura. Dopo la disponibilità del Governatore Vincenzo De Luca ad incontrare una delegazione di ristoratori nel pomeriggio, attorno alle ore 17, i manifestanti hanno sospeso il blocco stradale sul lungomare in attesa degli esiti della riunione in videoconferenza con la Regione.
La Regione Campania annuncia ristori per i commercianti
La Regione Campania ha convocato, per le 16 di oggi, 20 dicembre, una riunione coi rappresentanti delle Camere di Commercio per avviare le attività finalizzate al riconoscimento dei ristori per le spese di approvvigionamento sostenute in vista della riapertura delle attività, inibita con l'ordinanza 98 del 19 dicembre, e per l'istruttoria relativa ai ristori statali per le misure restrittive precedentemente disposte dai vari provvedimenti adottati dal Governo e dalla Regione.
“Saremo vicini – ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca – e daremo tutto l’aiuto possibile agli operatori la cui attività viene bloccata. Ma è doveroso mantenere una linea di rigore e di responsabilità. Sarebbe inaccettabile che per il rilassamento di pochi giorni si perdesse tutto il lavoro fatto per contenere l’epidemia. Sarebbe assurdo riprendere le attività per poche ore per poi doverle sospendere per mesi interi a fronte di un riesplodere del contagio. Aiuto doveroso per chi ha bisogno ma comportamenti responsabili da parte di tutti. Chiederemo a ogni nostro concittadino di aiutarci per salvaguardare un futuro di lavoro stabile e definitivo”.
A Capri e Anacapri riaprono i ristoranti
I sindaci di Capri e Anacapri hanno emesso ieri una ordinanza con cui si sono "ribellati" alle indicazioni di De Luca: confidando nel filtro dei controlli agli imbarchi, hanno disposto fino a mercoledì la riapertura delle attività di ristorazione, dalle 5 alle 18, con possibilità di servire ai tavoli con massimo 4 commensali.