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Capri si ribella a De Luca e apre i ristoranti: “Qui siamo in zona gialla”

I sindaci di Capri ed Anacapri hanno deciso di applicare le norme della zona gialla, non recependo le indicazioni di De Luca, che invece ha esteso in Campania le limitazioni previste per la zona arancione. Sull’isola potranno quindi riaprire fino a mercoledì le attività di ristorazione, dalle 5 alle 18, con servizio al tavolo consentito per tavoli di massimo 4 persone.
A cura di Nico Falco
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A Capri ed Anacapri tornano le regole della zona gialla: i sindaci dei due comuni dell'isola del Golfo di Napoli hanno deciso di seguire le indicazioni del ministro Roberto Speranza, "ribellandosi" a quanto disposto dal governatore Vincenzo De Luca che, nonostante le decisioni del Governo, ha prorogato le misure anti contagio previste fino a pochi giorni fa e tenendo quindi, di fatto, la Campania ancora in zona arancione.

Nella giornata di ieri, 19 dicembre, i sindaci Marino Lembo per Capri e Alessandro Scoppa per Anacapri hanno emesso due ordinanze identiche che consentono l'attività di ristorazione sull'isola dal 20 al 23 dicembre. L'ordinanza del ministero della salute è scaduta alla mezzanotte scorsa e non è stata rinnovata, quindi in teoria oggi sarebbe stato il primo giorno senza le limitazioni della zona arancione, e fino a mercoledì in Italia valgono le limitazioni della zona gialla. De Luca ha però confermato tutte le limitazioni, estendendo la zona arancione anche senza la proroga della classificazione.

Contrariamente alle disposizioni della Campania, i sindaci di Capri e Anacapri hanno deciso di riaprire le attività di ristorazione (fra cui pub, bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie), ritenendo che le condizioni dell'isola e il filtro costituito dai controlli agli imbarchi costituiscano una garanzia sufficiente contro il contagio. Le riaperture saranno quindi consentite dalle 5 alle 18, con il consumo al tavolo per un massimo di 4 persone, salvo che siano tutti conviventi. Dopo le 18 è vietato il consumo di cibi e bevande in luoghi pubblici o aperti al pubblico, mentre non ci sono limitazioni per la consegna a domicilio e la ristorazione con asporto resta consentita fino alle 22.

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