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Reddito di cittadinanza, le ultime notizie

In Campania al posto del Reddito di cittadinanza c’è il Mir, reddito sociale: firme per la proposta di legge

Proposta per istituire una Misura Integrativa Regionale (M.I.R.), in previsione della revisione del Reddito di Cittadinanza. L’iniziativa rientra nella campagna nazionale “Ci vuole un reddito”
A cura di Pierluigi Frattasi
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C'è la proposta alla Regione Campania per istituire un nuovo contributo economico per le famiglie povere. Si tratta della Misura Integrativa Regionale (Mir), pensata come una forma di sostegno al reddito e di salario sociale, in previsione della revisione del Reddito di Cittadinanza prevista dal Governo Meloni. La petizione popolare regionale è stata presentata al presidente del consiglio regionale della Campania, ai sensi dell'articolo 16 dello statuto campano e rientra nell'ambito della campagna nazionale "Ci vuole un reddito".

La proposta per un reddito sociale in Campania

Ma cosa chiedono i proponenti della petizione popolare?

Nel Paese l'inflazione nell'ultimo anno, soprattutto in relazione all'attuale crisi internazionale, è considerevolmente aumentata generando un'impennata del carovita con sensibili aumenti dei generi di prima necessità che tuttora non risentono positivamente del calo di alcune materie prime sul mercato internazionale; nella legge di bilancio 2023 del Governo c'è una restrizione di una misura sociale come il reddito di cittadinanza in previsione della sua soppressione sostituendola con provvedimenti ulteriormente restrittivi; nella richiamata legge di bilancio c'è anche il taglio del fondo per la morosità incolpevole; l'insieme degli elencati fattori, aggravati dalla richiamata crisi internazionale, sta creando una situazione di vera e propria emergenza sociale che può e deve vedere una maggiore presenza di un'importante istituzione come la Regione;

E aggiungono:

Le pesanti condizioni socio-economiche della Campania hanno portato ben l'11,15% dei residenti a percepire il reddito di cittadinanza pari a 626.914 beneficiari (dati riportati nel Piano Regionale della Campania per la lotta alla povertà 2021-23); la Campania fa parte, insieme all'intero Mezzogiorno, delle Regioni che nella programmazione dei fondi strutturali europei sono definiti come territori “meno sviluppati”;

Quindi,

La Regione, di recente, ha già preso provvedimenti di sostegno alle fasce deboli della popolazione nel Piano per la lotta alle Povertà 2021-23 e nel Piano Sociale 2022-2024 anche in relazione al “quadro di crisi temporaneo” di cui alla comunicazione della Commissione europea pubblicata sulla G.U. della Comunità del 9/11/2022 C/426/01; tra gli interventi della Regione Campania ci sono state misure a favore di fasce sociali che avevano esaurito la possibilità di accesso ad ammortizzatori o a forme di sostegno al reddito (si vedano DD n. 6 del 29/5/2017 riguardante percorsi per servizi di pubblica utilità destinati ad ex-percettori di ammortizzatori sociali ed ex-percettori di sostegno al reddito, o la Convenzione a contenuto analogo al precedente intervento tra Comune di Napoli e Regione); il perdurare della crisi internazionale di cui, allo stato, non è ipotizzabile la fine a breve termine e le cui conseguenze si avvertiranno anche dopo l'eventuale conclusione della stessa rendono necessario un potenziamento delle misure sociali già intraprese dalla Regione;

La richiesta quindi è:

  1. una misura integrativa regionale (M.I.R.) da far entrare in vigore a partire dal 1° ottobre del corrente anno mirante ad annullare le negative conseguenze sociali di un ulteriore restrizione dei requisiti per ottenere il reddito di cittadinanza;
  2. di quantificare la platea degli attuali percettori di reddito cui corrispondere la M.I.R. in seguito all'esclusione o riduzione del reddito di cittadinanza entro il 15 settembre del corrente anno;
  3. di rafforzare il partenariato coi Comuni per progettare servizi di pubblica utilità in cui inserire i componenti di quei nuclei familiari che risulteranno esclusi dal reddito di cittadinanza o a cui verrà decurtata la citata misura sociale;
  4. di giungere alla M.I.R. attraverso un potenziamento dell'integrazione tra il Piano Regionale per la lotta alla povertà 2021-23 e l'attuale Piano sociale regionale;
  5. di rendere possibile, con una variazione al bilancio di previsione 2023-2025 entro la fine del mese di settembre, quanto richiesto ai punti precedenti.
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