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Elezioni Comunali 2022

In Campania l’affluenza più alta alle Comunali ma al Referendum vota solo 1 su 6

In Campania l’affluenza più alta d’Italia per le elezioni amministrative 2022, al 64,69%, ma solo il 16,92% ha partecipato al referendum abrogativo. Affluenza alta solo dove si votava anche per le amministrative.
A cura di Pierluigi Frattasi
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In Campania l’affluenza più alta d’Italia per le elezioni amministrative 2022, al 64,69%, che ha interessato 89 comuni chiamati a votare sindaco e consiglio comunale. Ma anche una tra le più basse (16,92%), invece, per i cinque quesiti del referendum abrogativo sulla giustizia, contro una media nazionale del 20,94%. Sono le due facce della medaglia dell’ultima tornata elettorale di domenica 12 giugno. Un flop clamoroso per l’istituto referendario che ha registrato la percentuale più bassa di affluenza della storia dell’Italia Repubblicana e che conferma il trend negativo degli ultimi 15 anni, con 8 referendum su 9 non validi a causa del mancato raggiungimento del quorum. L’unico valido è stato quello del 2011 su temi di grande interesse come l’acqua pubblica e il nucleare.

Il crollo di Napoli, affluenza all’8,47%: ultima tra le grandi città

A Napoli si è registrato un vero e proprio crollo con un’affluenza alle urne dell'8,47%. Il dato più basso d’Italia tra le grandi città. A fotografare l’immagine dei seggi deserti il commento lapidario dell’ex sindaco e governatore della Regione Campania Antonio Bassolino, che ieri su Facebook scriveva mestamente: “Nel mio seggio elettorale, senza incontrare nessuno”. Non è andata meglio negli altri grandi centri: ad Avellino, alle 23 di ieri, aveva espresso la propria preferenza il 14,58% degli elettori; a Benevento il 12,29%, a Caserta il 13,80% e a Salerno il 14,15%.

Bassa affluenza solo dove non si votava anche per le comunali

Ma quali possono essere le cause della bassa affluenza alle urne? C’è chi ha attribuito la colpa alla bella giornata di sole, con tanti campani che avrebbero preferito le spiagge e il mare ai seggi. A chi, invece, ha puntato il dito sulla difficoltà e la complessità tecnica dei referendum, di difficile comprensione per i meno avvezzi. A chi, ancora, ha messo in discussione l’istituto stesso del referendum.

Il seggio a Napoli all'Istituto Serra
Il seggio a Napoli all'Istituto Serra

A spulciare i dati disaggregati in Campania, per la provincia di Napoli, però, si nota come nelle città dove si è andato a votare anche per le amministrative le percentuali di affluenza per il referendum siano notevolmente più alte. A Pozzuoli, si è registrato il 59,00% di affluenza alle comunali (precedente 60,33%), e il 54,45% al referendum. Ad Acerra la partecipazione al referendum è stata in linea con le amministrative: 71,30% nel primo caso, 71,02% alle comunali (il precedente era 72,69%). A Barano d’Ischia addirittura le percentuali sono ribaltate: il referendum ha registrato il 61,77% di affluenza, le comunali si sono fermate al 52,54% (precedente 58,38%). Stessa cosa a Nola, con il 69,25% alle comunali (precedente 77,61%) e il 71,34% al referendum.

Dati confermati anche negli altri comuni dell’area metropolitana partenopea al voto. Portici ha registrato il 58,95% di affluenza alle comunali (precedente 64,51%) e il 52,26% al  referendum. A Sant’Antimo, comune sotto i riflettori per il rischio brogli elettorali, la partecipazione è stata del 60,52% per le amministrative (precedente 74,50%) e del 59,48% per il referendum. L’affluenza più alta si è registrata a Visciano, dove alle comunali ha partecipato l’83,31% degli aventi diritto (precedente 81,45%), al referendum l’84,55%.

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