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Camorra, affiliato alla 167 di Arzano sfugge ai carabinieri: arrestato in spiaggia a Vietri dopo un mese

In manette un 31 enne affiliato al clan 167 di Arzano: era sfuggito alla cattura il 25 aprile scorso.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Era riuscito a sfuggire alla cattura il mese scorso un 31 enne di Arzano, ritenuto dagli investigatori appartenente al gruppo camorristico della “167”. Ma la sua fuga è durata poco. È stato arrestato ieri pomeriggio su una spiaggia a Vietri sul Mare, in provincia di Salerno. La tentazione di farsi un bagno con la bella giornata di sole deve essere stata irresistibile per il 31 enne, che, seppure ricercato dalla legge, ha deciso di concedersi un weekend di relax al mare in costiera Amalfitana. Ma la sua presenza non è sfuggita ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, che hanno localizzato e arrestato il 31enne arzanese, , destinatario di una misura cautelare emessa dal G.i.p. del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Era sfuggito alla cattura il 25 aprile 2022

L'uomo è gravemente indiziato dei reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti ed estorsione, delitti aggravati dalle finalità mafiose. Il giovane dal 25 aprile scorso, in occasione di una maxi-operazione anti-camorra delle forze dell'ordine scattata in corrispondenza della Festa della Liberazione, si era reso irreperibile e sfuggito alla cattura nell’ambito di un’operazione condotta dal Nucleo Investigativo che aveva portato all’arresto di 27 persone, tra cui elementi di spicco e affiliati al sodalizio “167” di Arzano, riconducibili alle fazioni “Cristiano” e “Monfregolo”, tutte colpite dalla stessa ordinanza notificata ad Alterio. L'uomo è stato beccato dai carabinieri nel pomeriggio di ieri, al termine di mirate attività d’indagine.

L'operazione del 25 aprile aveva coperto le province di Napoli, Caserta, Avellino e Cosenza. I militari Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito una misura cautelare personale e reale (27 provvedimenti restrittivi di cui 23 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e il sequestro preventivo di un autonoleggio), emessa dal G.i.p. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti indagati gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio, detenzione illegale di armi, estorsione, ricettazione e trasferimento fraudolento di valori.

L’attività investigativa, svolta dal Nucleo Investigativo dal dicembre 2018 al novembre 2021 con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito, in sintesi, di documentare: l’operatività di un’associazione camorristica denominata “167”, in Arzano e comuni limitrofi, quale diretta derivazione della consorteria AMATO-PAGANO, radicata nella zona a nord di Napoli; l’operatività di tre piazze di spaccio ad Arzano (di cocaina, eroina, crack, marijuana e hashish); la consumazione di molteplici episodi estorsivi, in danno di commercianti arzanesi;­ l’intestazione fittizia di un autonoleggio, di fatto gestito da un indagato.

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