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Camorra, il Viminale invia gli ispettori antimafia a Castellammare: indagini per 3 mesi

Il Viminale invia gli ispettori antimafia nel Comune di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, per indagare su eventuali infiltrazioni camorristiche. Il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, su delega del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha nominato la Commissione di indagine che lavorerà per 3 mesi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Il Viminale invia gli ispettori antimafia nel Comune di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, per indagare su eventuali infiltrazioni camorristiche. Il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, su delega del Ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha nominato la Commissione di indagine presso il Comune di Castellammare di Stabia per verificare la sussistenza di tentativi di infiltrazione o di collegamenti della criminalità organizzata nel contesto dell'amministrazione del Comune. L'accesso avrà durata di tre mesi, prorogabili una sola volta per ulteriori tre mesi. La situazione di Castellammare di Stabia, paesone della provincia di Napoli, è molto delicata: le inchieste della magistratura negli anni, nei decenni, hanno mostrato la stretta connivenza tra politica e clan. L'ultima inchiesta aveva riguardato le amministrative del 2018: sfociata in 16 arresti a fine marzo, aveva documentato che anche quelle elezioni erano state inquinate dai clan.

Solo due giorni fa il Pd aveva chiesto al Governo di inviare gli ispettori antimafia nei Comuni di Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Torre del Greco per indagare su possibili infiltrazioni della camorra. La richiesta è stata avanzata dai segretari dei circoli democrat dei tre comuni vesuviani assieme al segretario metropolitano Marco Sarracino: "Siamo molto allarmati dal quadro che quotidianamente emerge dalle notizie di stampa e dalle dichiarazioni rilasciate in diverse sedi dagli esponenti delle autorità giudiziarie e degli altri organi dello Stato. Per questo motivo chiederemo che siano inviate nel più breve tempo possibile le commissioni d'accesso nei comuni di Castellammare di Stabia, Torre Annunziata e Torre del Greco. È una scelta di responsabilità – scrive il Pd metropolitano – ed in particolare una sfida nelle città in cui abbiamo una funzione di governo. Siamo la forza che fa della legalità, della trasparenza e della lotta alla camorra il suo tratto identitario".

Ruotolo: "Inviare ispettori decisione giusta"

Sulla vicenda è intervenuto Sandro Ruotolo, senatore del gruppo misto: "La decisione del prefetto di Napoli di nominare la commissione d'accesso presso il comune di Castellammare di Stabia va nella direzione giusta e da noi auspicata e sollecitata". Ruotolo continua: "È un primo passo per accertare e capire se il sistema di potere della camorra abbia in qualche modo condizionato e inquinato l'attività amministrativa dell'importante comune del napoletano. Le inchieste recenti della magistratura hanno evidenziato il rischio concreto del coinvolgimento della camorra nella vita amministrativa della città. Con la nomina della commissione d'accesso si accende un faro sul rapporto tra clan, politica e affari. Se la camorra, in alcuni territori, è così radicata è perché, evidentemente, si relaziona con il potere politico, con la cosiddetta zona grigia dei colletti bianchi, con le imprese. Occorre spezzare questi meccanismi e troncare i rapporti di collusione e convivenza".

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