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Calci al costato e bottiglie spaccate in testa alla madre per avere i soldi: nei guai 27enne a Benevento

Il 27enne è accusato di maltrattamenti, lesioni ed estorsione ai danni della madre, sottoposta costantemente a violenze fisiche e psicologiche. Per lui divieto di avvicinamento alla madre e braccialetto elettronico.
A cura di Valerio Papadia
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Nella giornata di ieri, mercoledì 9 luglio, gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato a Benevento un giovane di 27 anni, gravemente indiziato di maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate ed estorsione aggravata nei confronti della madre. Le indagini, condotte dai poliziotti della Squadra Mobile di Benevento e coordinate dalla locale Procura della Repubblica, hanno evidenziato come il 27enne, affetto da ludopatia, dall'inizio del 2020 abbia maltrattato la madre, sia fisicamente che psicologicamente, per estorcerle denaro e così giocare d'azzardo.

Dall'audizione della vittima e di altri testimoni, in particolare, è emerso che, negli ultimi 5 anni, il 27enne ha in più di un'occasione chiesto denaro alla madre, minacciandola di distruggere i suppellettili in casa e aggredendola fisicamente. Nel corso di una di queste richieste, ad esempio, il giovane ha rotto una bottiglia sulla testa della donna, provocandole una ferita lacero-contusa per la quale sono stati necessari tre punti di sutura. Oppure, ancora, in un'altra occasione il 27enne ha colpito la madre con un violento calcio al costato, procurandole dolori che sono durati oltre una settimana.

Pertanto, al termine dell'attività investigativa, i poliziotti hanno eseguito, nei confronti del 27enne, il provvedimento del divieto di avvicinamento alla madre e ai luoghi da essa frequentati, con la prescrizione di tenersi a una distanza di almeno 500 metri; al 27enne è stato applicato, dunque, il braccialetto elettronico.

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