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Cade psicofarmaco sul balcone nel Napoletano, bambino tenta di ingoiarlo, salvato dalla madre

Un bambino di 5 anni è stato bloccato dalla madre un attimo prima che ingerisse una pasticca di Rivotril, uno psicofarmaco molto potente, che era finito sul suo balcone dopo essere caduto ad alcuni ospiti di una comunità di recupero che si trova nell’edificio. La donna, che in diverse occasioni ha trovato anche tracce di cannabis, si è rivolta alle forze dell’ordine.
A cura di Nico Falco
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Un bambino di cinque anni stava per ingerire una pasticca di Rivotril, un potente psicofarmaco usato anche come stupefacente, che era caduta sul balcone di casa sua. A salvarlo appena in tempo la madre, che si è accorta di quello che stava per accadere e l'ha fermato prima che riuscisse a metterla in bocca. È successo in provincia di Napoli, il piccolo è il ragazzino che era stato escluso dalla recita natalizia della sua scuola perché, in quanto affetto da iperattività regressa con ritardo cognitivo e sospetto autismo, sarebbe stato troppo difficile da gestire.

La pasticca era caduta da alcuni ospiti di una comunità di recupero che si trova nello stesso palazzo in cui abita Andrea. Il piccolo l'avrebbe scambiata per una caramella e, se non fosse intervenuta la madre, l'avrebbe sicuramente ingoiata con conseguenze drammatiche. Non sarebbe la prima volta che oggetti, anche se fino ad ora non così pericolosi, cadono o vengono lanciati e finiscono sul balcone della famiglia; prima erano stati trovati mozziconi di sigarette e residui di cannabis.

"Sono giorni che ci stiamo lamentando – ha detto la madre – ma purtroppo chi è al vertice di questa comunità sembra non ascoltarci. Presenterò una denuncia all'autorità giudiziaria tramite il mio avvocato". "In una sola giornata – ha continuato la donna – sono arrivati prima i carabinieri, poi la Polizia di Stato, allertati la mattina perché i minori facevano uso di stupefacenti nella comunità e la seconda volta per una rissa. Siamo esasperati, questa notte, quando gli abbiamo chiesto di fare silenzio poiché erano quasi le 3, ci hanno detto che se non vogliamo sentirli possiamo lasciare casa e andarcene in un luogo isolato e che loro fanno ciò che vogliono".

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