Botti, musica e balli senza mascherina a tarda notte: nessun controllo al centro storico di Napoli
Un ragazzo si alza sulla folla, stringendo tra le mani una cassa dalla quale fuoriesce musica ad alto volume, mentre poco più in basso decine e decine di coetanei ballano e cantano senza mascherina, oltre l'orario del coprifuoco, che dallo scorso mercoledì 19 maggio è stato spostato dalle 22 alle 23: accade nel cuore del centro storico di Napoli, in largo Banchi Nuovi, uno dei luoghi di aggregazione, da sempre, dei giovani e giovanissimi napoletani, dove nella notte appena trascorsa, quella tra venerdì e sabato, la pandemia di Coronavirus, e le regole per evitare il contagio, sembrano essere state dimenticate. La festa in strada, poi, viene "arricchita" anche dai fuochi d'artificio che, a tarda notte, esplodono e illuminano i palazzi del largo, accolti con urla e schiamazzi dalla folla presente. La scena, ripresa dai cellulari, finisce anche sui social.
Immagini che, nonostante la pandemia, non sono nuove per il centro storico di Napoli e che si verificano puntualmente quasi ogni weekend. Il mese scorso, nel fine settimana che ha preceduto l'entrata della Campania in zona gialla (avvenuta lo scorso 26 aprile), sono state centinaia le persone individuate dai carabinieri mentre si trovavano in strada oltre l'orario consentito dal coprifuoco, senza rispettare il divieto di assembramenti e senza indossare le mascherine. Tra via Bellini, piazza Dante e piazza Bellini, i carabinieri hanno individuato circa 200 giovani, intenti a bere alcolici e ad ascoltare musica ad alto volume: all'arrivo dei militari dell'Arma, la maggior parte dei presenti è riuscita a dileguarsi, ma i carabinieri sono riusciti a identificare e sanzionare solo 25 persone.