Bomba alla pizzeria dopo passeggiata antiracket. Il prefetto di Napoli: “Al fianco degli onesti anche coi ristori”

L'inaugurazione e, poche ore dopo, una bomba che danneggiato ingresso e parte dell'interno: è un segnale preoccupante quello che arriva da San Pietro a Patierno, quartiere della periferia Nord di Napoli, dove nella notte un ordigno è stato fatto esplodere davanti ad una pizzeria. Sull'accaduto sono in corso indagini; tra le piste prese in considerazione c'è quella del racket, e in questa ottica non si può non tenere conto di una circostanza: nel pomeriggio lungo il corso Secondigliano, nel quartiere limitrofo, c'è stata la passeggiata antiracket organizzata da FAI a cui hanno preso parte le Istituzioni, tra cui il prefetto di Napoli, Michele Di Bari.
Prefetto, l'attentato arriva poche ore dopo la passeggiata antiracket a Secondigliano.
Queste passeggiate antiracket e anti estorsione sono efficacissime, perché dimostrano che, quanto più lo Stato si avvicina a queste situazioni, tanto più le reazioni possono essere particolari. L'esplosione c'è stata poche ore dopo l'iniziativa di ieri a Secondigliano. Al momento non possiamo ancora dire se c'è un collegamento ma, se emergessero risultanze in questo senso, significherebbe che dobbiamo non solo proseguire su questa strada ma anche intensificare.
La presenza sul territorio è indice di vicinanza, ma quali altri strumenti ci sono a sostegno di chi è vittima di fenomeni del genere?
C'è, soprattutto, la vicinanza delle istituzioni ed il ristoro, che è una risposta molto forte (un risarcimento economico che lo Stato fornisce alle vittime di racket ed estorsione, ndr). Quando c'è una denuncia e viene aperta una indagine, non bisogna necessariamente attendere la sentenza: c'è una istruttoria e si accede. Il comitato nazionale si riunisce in maniera molto frequente e noi, come Prefettura di Napoli, non abbiamo neanche più una pratica in arretrato, abbiamo fatto un lavoro straordinario per smaltire tutto. La prima cosa da fare, in assoluto, è sporgere denuncia e collaborare, per capire cosa è successo. Voglio ricordare tre elementi significativi. Il primo è che bisogna denunciare. Il secondo, che noi stiamo facendo un'azione a favore dei commercianti e degli operatori onesti. Il terzo: il ristoro c'è ed è celere.
Quante domande sono state accolte, e quanto è stato elargito nel 2025?
Le domande di ristoro accolte per estorsione e usura sono state 40, nel 2025 sono stati elargiti 3.381.830 euro. L’importante risultato conseguito è il frutto della significativa sinergia tra la Prefettura di Napoli e il Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura- Prefetto Maria Grazia Nicolò, cui va il mio ringraziamento per la continua azione a favore delle vittime, nonché per la preziosa collaborazione che, da sempre, contraddistingue l’attività degli uffici centrali e periferici. A ciò peraltro sovviene il lavoro svolto dalle altre istituzioni coinvolte nel procedimento amministrativo, come le Forze di Polizia, le Procure della Repubblica,
le Aziende sanitarie locali, l’Agenzia delle Entrate e le Associazioni antiracket e antiusura.