Blitz nel vivaio a Napoli est, sequestrati due impianti termici per serre di piante esotiche

Blitz della Polizia Locale e dei tecnici Arpac in un noto vivaio di San Giovanni a Teduccio, quartiere dell'area orientale di Napoli, al confine con il comune di San Giorgio a Cremano. Sequestrati due impianti termici irregolari: venivano utilizzati per il riscaldamento delle serre, in particolare per la coltivazione di piante tropicali, che hanno bisogno di temperature molto alte. Nei guai il titolare: denunciato a piede libero per reati ambientali.
L'operazione è scattata nell’ambito di un’attività congiunta volta alla tutela dell’ambiente urbano ed ha visto impegnato personale della Polizia Locale di Napoli – Unità Operativa IAES (Investigativa Ambientale ed Emergenze Sociali) e dell’ARPAC Campania, U.O. Aria. Sono stati condotti due diversi interventi l'11 e il 14 giugno 2025.
L'operazione della Polizia Locale e dell'Arpac
Durante il primo sopralluogo, effettuato martedì 11 giugno, gli agenti hanno riscontrato l’esercizio di un impianto termico alimentato a gasolio, costituito da una caldaia, con potenza nominale di 1870 kW, collegata a una cisterna da 3.200 litri. L’impianto è risultato privo della prescritta Autorizzazione Unica Ambientale (A.U.A.) e sprovvisto sia del sistema di abbattimento delle emissioni che del bocchello di campionamento, in violazione della normativa in materia di emissioni in atmosfera. Alla luce delle irregolarità accertate e della mancata ottemperanza a precedenti prescrizioni dell’ARPAC, il giorno successivo, 12 giugno, è stata trasmessa alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli una comunicazione di notizia di reato.
Nel corso del secondo intervento, eseguito oggi, 14 giugno, gli agenti hanno sottoposto a sequestro preventivo anche un impianto termico alimentato a biomasse, con potenza nominale pari a 1.750.000 Kcal/h. Anche tale impianto risultava privo delle autorizzazioni ambientali necessarie e delle comunicazioni obbligatorie previste dalla normativa vigente. Entrambi gli impianti sono stati posti sotto sequestro preventivo, con apposizione dei sigilli e divieto assoluto di utilizzo, mentre la custodia giudiziaria è stata affidata al titolare dell’attività.
A conclusione delle attività, il titolare del vivaio è stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria competente per violazioni in materia di emissioni in atmosfera senza autorizzazione. L’intervento si inserisce in un più ampio programma di controlli mirati alla salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, con particolare attenzione alle attività produttive operanti in ambito urbano.