Blitz contro il clan Contini, altri 15 arresti: faida interna dopo la scissione

La Polizia di Stato ha arrestato altre 15 persone, coinvolte nell'indagine sulla faida interna al clan Contini, successiva alla scissione nel "gruppo della Stadera": il Tribunale del Riesame di Napoli ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare a seguito dell'appello presentato dalla Procura. Gli indagati sono gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo camorristico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, porto e detenzione di armi comuni da sparo, lesioni personali aggravate, singoli episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti, tutti reati con l'aggravante delle modalità mafiose per avere agevolato il clan Contini.
I nuovi arresti dopo l'operazione di giugno
L'operazione era stata eseguita il 20 giugno scorso. La Squadra Mobile della Questura di Napoli, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, aveva eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 30 indagati. In quel provvedimento, però, il gip aveva rigettato la misura cautelare per altre 15 persone: non era stata ritenuta sussistente la gravità indiziaria per il reato di associazione mafiosa ed era quindi stata esclusa l'aggravante relativa per alcuni dei reati contestati, oltre che per il ferimento di Gioele Lucarelli. La Direzione Distrettuale Antimafia ha proposto appello contro quell'ordinanza, accolto dal Tribunale del Riesame che ha emesso la nuova ordinanza eseguita stamattina.
Le indagini sulla scissione nel clan Contini
La misura arriva al termine delle indagini, condotte dalla Squadra Mobile, dopo il ferimento a colpi d'arma da fuoco di Gioele Lucarelli, che risale al 20 settembre 2021. Dall'attività investigativa è emerso che l'episodio sarebbe da collocare nei contrasti all'interno del "gruppo della Stadera", costola del clan Contini, all'interno del quale era maturata una scissione.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, infatti, Lucarelli avrebbe creato un gruppo autonomo, indipendente da quello della Stadera, che si sarebbe approvvigionato di stupefacenti sia da canali riferibili a contesti criminali della zona di Scampia sia in quelli della zona del “Connolo” quartiere Poggioreale. Allo stesso tempo il gruppo riconducibile a Lucarelli avrebbe fornito droga alle "piazze di spaccio" dei quartieri di Ponticelli e di Secondigliano e di Avellino. Le indagini hanno infine documentato la disponibilità di armi del gruppo e la volontà di acquisirne sempre di più per essere preparati ad eventuali scontri armati con altre fazioni criminali.