Scissione interna ai Contini, il nuovo clan voleva conquistare Casoria: 30 arresti

Ricostruito l’organigramma del “Gruppo della Stadera”, le indagini da due agguati all’interno del clan dell’Alleanza di Secondigliano.
A cura di Nico Falco
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Immagine di repertorio
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Uno dei gruppi della galassia criminale del clan Contini si era scisso in due fazioni, una di queste aveva mirato a diventare autonoma e conquistare il controllo di Casoria e della località Cittadella: è il retroscena che ha portato alla ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 30 indagati. Il clan, ai vertici dell'Alleanza di Secondigliano (insieme ai Mallardo e ai Licciardi), è stato di recente colpito da un'altra operazione: 11 arresti, che hanno smantellato anche i tentacoli del gruppo criminale sull'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli.

Scissione interna ai Contini, 30 arresti

L'ordinanza di custodia cautelare è stata eseguita oggi, 20 giugno, dalla Polizia di Stato su delega della Procura di Napoli. La misura arriva al termine delle indagini condotte dalla Squadra Mobile di Napoli col supporto dei commissariati Secondigliano e Poggioreale, della Mobile di Avellino e del commissariato di Anzio.

Gli indagati sono ritenuti indiziati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione di armi comuni da sparo, lesioni personali aggravate, estorsione, singoli episodi di detenzione e spaccio di stupefacenti e accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti. Per 13 dei destinatari dell'ordinanza è stata disposta la custodia cautelare in carcere, per gli altri 17 il divieto di dimora nella regione Campania.

Le indagini da due agguati

Le indagini che hanno portato alla misura cautelare sono partite dal ferimento di Gioele Lucarelli, avvenuto il 20 settembre 2021; è risultato essere la risposta ad un altro ferimento, quello di Gennaro De Stefano, consumatosi il 2 settembre 2021. Dagli accertamenti degli investigatori è emerso che i due facevano parte dello stesso gruppo, ovvero il cosiddetto "Gruppo della Stadera", costola del clan Contini. E che, in quella compagine criminale, c'era stata una scissione.

La scissione nel gruppo della Stadera

Una delle due fazioni, ricostruiscono gli inquirenti nell'ordinanza, era egemone prevalentemente nella zona del "Priatorio", in via Stadera, faceva capo a Carlo Folchetti; l'altra, attiva a Casoria e in particolare nella località Cittadella, era invece stata guidata da Carlo Finizio (fino al suo arresto, il 23 novembre 2021) e successivamente da Gioele Lucarelli.

Questa seconda fazione avrebbe cercato di costituire un gruppo autonomo, mirando a controllare in monopolio Casoria e la Cittadella, dove gestivano lo spaccio di stupefacenti al dettaglio e all'ingrosso. La droga sarebbe stata acquistata sia da canali riferibili a contesti criminali di Scampia sia in quelli della zona del "Cunnulo", nel quartiere Poggioreale; oltre che a Casoria sarebbe stata venduta all'ingrosso anche a piazze di spaccio di Ponticelli e Secondigliano, ad Avellino e in una piazza di spaccio gestita da uno degli indagati all'interno del carcere di Salerno, dove all'epoca l'uomo era detenuto.

La disponibilità di armi

Il gruppo criminale emergente, hanno ricostruito gli investigatori, ricorreva alla violenza quando i gestori delle piazze di spaccio non onoravano i debiti. Aveva una grossa disponibilità di armi e mirava ad accumularne ancora, in previsione di possibili scontri con altre fazioni criminali.

Nel corso delle indagini sono emersi anche elementi contro due persone in merito al ferimento di Aurelio Seta, il 17 dicembre 2019; l'episodio sarebbe da inquadrare nello scontro, all'epoca in atto, tra gli spacciatori della "Stadera" e quelli del "Bronx" di Poggioreale.

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