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“Blanco non può entrare”: il cartello ironico di un fiorista del Cilento

Un “divieto d’accesso” per Blanco davanti ad un negozio di fiori cilentano: il cartello, ironico, è apparso stamattina e poi rimosso dopo poche ore.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Un cartello ironico è apparso nelle scorse ore davanti all'ingresso di un fiorista del Cilento: un divieto d'accesso per Blanco, al secolo Riccardo Fabbriconi, dopo che durante Sanremo aveva preso a calci l'allestimento floreale per lui appositamente allestito. Un cartello, immortalato da alcuni passanti davanti ad un negozio di fiori di Marina di Camerota, nel Cilento, che ha fatto subito ridere per la sua ironia e che è finito in Rete diventando virale e che ha fatto tornare in auge anche la vicenda, che proprio nelle ultime ore aveva ricevuto nuova linfa vitale. Da qui il cartello ironico apparso questa mattina davanti al negozio di fiori cilentano, che ha strappato qualche sorriso e, dopo qualche ora, è stato anche ritirato per evitare strumentalizzazioni e polemiche una volta che aveva acquisito troppa viralità in Rete.

La Procura di Imperia, infatti, competente per il territorio di Sanremo, ha accolto l'esposto presentato dal Codacons contro il cantante bresciano, reo di aver preso a calci l'intera scenografia floreale durante la sua esibizione come ospite. Blanco, infatti aveva distrutto prima a calci e poi scaraventandole con le mani le scenografie floreali del giardino di rose per lui allestito sul palcoscenico del teatro Arison di Sanremo. Ora dovrà rispondere di danneggiamento per quella azione, che aveva portato anche il pubblico a fischiarlo condannando fermamente il gesto: ora rischia una pena che va dai sei mesi ai tre anni di reclusione, anche se è probabile che il tutto possa commutarsi in una grossa sanzione economica da parte degli inquirenti nei confronti del cantante bresciano.

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