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Bidelli e custodi di scuole d’infanzia e asili a Napoli in agitazione. E le aule non vengono più pulite

Bidelli e custodi delle scuole d’infanzia e degli asili nido del Comune di Napoli in stato di agitazione. I sindacati della Napoli Servizi chiedono certezze sul nuovo contratto: “Vogliono indebolire l’azienda”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Immagine di repertorio
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Scuole d'infanzia e asili nido pubblici del Comune di Napoli "sporchi, perché non si fanno le pulizie". C'è la protesta dei bidelli, gli operatori della Napoli Servizi, che hanno proclamato lo stato di agitazione perché al momento non c'è certezza sul nuovo contratto tra la partecipata multi-service e il Municipio. "La protesta dei lavoratori – spiega Agostino Anselmi, della Cisl Fp – ha avuto come conseguenza che in diverse scuole, dall'inizio dell'anno, non si effettuano adeguate pulizie. Non solo, perché ci sono problemi anche per apertura e chiusura dei plessi, compito che spetterebbe ai custodi, ma che invece fanno spesso le maestre. I primi, infatti, smontano alle 15,45, mentre le scuole chiudono alle 16″.

I sindacati al Comune: "Risolvere la vertenza"

I sindacati del Comune Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto a Palazzo San Giacomo un incontro urgente per discutere dei "disservizi nelle scuole materne e asili nido comunali a seguito dello stato di agitazione del personale Napoli Servizi", come si legge nel documento inviato. I sindacati, infatti, si dicono "fortemente preoccupati per i numerosi disservizi che si stanno verificando nelle prime settimane di avvio dell'anno scolastico in diverse scuole materne e asili nido del Comune di Napoli, a causa dello stato di agitazione del personale della Società Napoli Servizi, segnalano la mancata erogazione dei servizi ai cittadini e le gravi ricadute economiche e organizzative sul personale scolastico comunale" e chiedono "di individuare soluzioni immediate atte a garantire il regolare svolgimento delle attività educative e la tutela dei lavoratori coinvolti".

La protesta di bidelli e custodi delle scuole comunali

Ma perché protestano bidelli e custodi delle scuole comunali? Al centro della vertenza della Napoli Servizi c'è il nuovo contratto di servizi. I sindacati temono un depotenziamento dell'azienda, con la perdita di quattro commesse: Affissioni, Verde, Patrimonio e Welfare.

In una nota del 3 ottobre Filcams Cgil, Fiadel, Ugl, Usb, Uap e SLL "denunciano il grave ritardo del Comune di Napoli per la presentazione del nuovo contratto di servizi in scadenza il 24 novembre 2025. L’incontro avvenuto in data 1 ottobre 2025 non ha garantito, per ora, nessuna certezza che per la data di scadenza del contratto la Proprietà sia pronta per un nuovo contratto di servizi pluriennale, ma ha comunicato come unica certezza che non c’è nessuna possibilità tecnica per avere un'altra proroga". Una situazione che "crea incertezza nei lavoratori e pregiudica l’erogazione dei servizi essenziali da dare alla città". I sindacati hanno chiesto di "presentare un piano industriale trasparente con obiettivi chiari e azioni per garantire la sostenibilità operativa e finanziaria dell’azienda". Per questi motivi, i lavoratori della Napoli Servizi hanno proclamato lo stato di agitazione.

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