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“Arrivano i r…i. Insulti omofobi agli scavi di Pompei”, la denuncia dell’Arcigay

L’Arcigay Napoli: “Offese inaccettabili. Si indaghi subito su quanto accaduto”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Foto Scabec / FB
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"Offese omofobe agli scavi di Pompei". È quanto sarebbe accaduto, secondo la denuncia dell'Antinoo Arcigay Napoli, nel grande parco archeologico vesuviano. Una coppia di ragazzi gay avrebbe assistito ad insulti omofobi da parte di un lavoratore nel parco, secondo quanto segnalato dal segretario dell'Arcigay partenopea, Antonello Sannino, sia su Facebook che sui media. "Un dipendente del parco (o forse una guida, ma comunque fornita di distintivo identificativo) – racconta Sannino – in un confronto con altri dipendenti, avrebbe detto ad un collega, testualmente: ‘prepariamoci arriva una nave di r…i', facendo riferimento ai turisti in arrivo a Pompei da una crociera gay friendly, ferma nel porto di Napoli. Alla richiesta di scuse da parte dei due ragazzi, la persona di cui sopra si sarebbe rifiutata sostenendo" che è una usanza locale utilizzare questa definizione.

Arcigay Napoli: "Omofobia inaccettabile, si indaghi"

Sulla vicenda, l'Arcigay di Napoli ha chiesto una approfondita indagine. "Non è accettabile – scrive Sannino – che in un luogo simbolo dell'arte e della cultura italiana nel mondo, il parco archeologico dell'antica città di Pompei, una dipendente possa comportarsi in questo modo incivile e non professionale. La nostra associazione, ‘Pride Vesuvio Rainbow', nel fornire piena assistenza e solidarietà ai due ragazzi vittime di questo increscioso episodio, si è già attivata per avere un incontro con la Soprintendenza del parco archeologico di Pompei, al fine di confrontarsi sull'accaduto, e soprattutto perché siano adottati provvedimenti e misure affinché quanto successo non debba più ripersi in futuro. L'episodio ci spinge anche a sollecitare la Regione Campania nel porre a pieno regime la legge regionale contro l'omotransfobia, a partire dalla costituzione dell'Osservatorio regionale contro i crimini d'odio legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere, previsto dalla legge e non ancora operativo".

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