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Arrestato spacciatore col Pos ad Aversa: si faceva pagare la cocaina col bancomat

Arrestato ad Aversa (Caserta) uno spacciatore che incassava pagamenti per la cocaina anche col bancomat: in casa trovati droga e il Pos per il pagamento con carta.
A cura di Nico Falco
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Il Pos usato per le transazioni con lo spacciatore
Il Pos usato per le transazioni con lo spacciatore

Probabilmente preferiva il denaro contante ma, in mancanza, non c'erano problemi: per la cocaina si poteva pagare anche col Pos, il dispositivo per i pagamenti con carta di credito, carta di debito o bancomat. Sicuramente singolare il "metodo di vendita" adottato da un 51enne di Aversa finito nel mirino dei carabinieri in una operazione antidroga predisposta dal Comando Provinciale di Caserta.

L'uomo è stato trovato in possesso di sostanze stupefacenti, di quasi 3mila euro in contanti e anche numerose tessere bancomat intestate ad altri, probabilmente potenziali acquirenti. I militari lo hanno anche fermato mentre era alla guida nella notte appena trascorsa, durante l'operazione svolta col supporto dei carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Aversa.

Lo hanno controllato e perquisito la sua automobile e hanno rinvenuto 3 dosi di cocaina, per un totale di 4,8 grammi, e 805 euro in contanti. Come da prassi in casi del genere, è scattata la perquisizione anche per la sua abitazione. Ed è lì che è stato trovato il resto.

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Il pusher si faceva pagare col Bancomat

In casa i carabinieri hanno infatti rivenuto altri 1,8 grammi di cocaina, oltre al materiale utilizzato per il taglio e il confezionamento, e 2.180 euro in contanti. Insieme alla droga, i militari hanno trovato anche il terminale di pagamento, abilitato alle transazioni con carte di pagamento e, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, utilizzato proprio per incassare i soldi della vendita della cocaina; rinvenute anche molte carte bancomat, che sono risultate essere intestate a terzi: si tratterebbe di clienti. Indagini in corso per capire la natura del giro d'affari ed eventuali conti su cui riciclare i proventi dell'attività di spaccio.

I carabinieri hanno infine controllato una seconda abitazione, dove sono stati trovati altri 172 grammi di cocaina, nascosti all'interno di alcuni contatori dell'energia elettrica. Il pusher è stato rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

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