Arrestato in Francia il detenuto radicalizzato evaso ad Avellino, l’altro è ancora ricercato

È stato arrestato in Francia Hassin Kilifi, il 40enne marocchino evaso a gennaio scorso dal carcere di Avellino. Detenuto per traffico di droga (avrebbe finito di scontare la pena di poco più di 6 anni nel 2027), era segnalato come sospetto radicalizzato. È stato bloccato dalla polizia francese su segnalazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che ha coordinato le indagini di Polizia Penitenziaria, Carabinieri di Avellino e del Ros.
Kilifi era scappato dal carcere di Bellizzi l'11 gennaio scorso. Fuga rocambolesca, con un foro nel muro e una corda per calarsi. Con lui era fuggito anche il 22enne romeno Florian Mocian, che stava invece scontando una pena per omicidio, che avrebbe concluso di espiare nel 2032, e un terzo detenuto, un 45enne albanese che era stato però subito bloccato.
Dopo la scoperta dell'evasione erano state avviate le ricerche a terra, col supporto dei cani molecolari, e i pattugliamenti con gli elicotteri; le forze dell'ordine avevano battuto per giorni soprattutto le montagne a sud di Avellino, dove si riteneva che i due avrebbero potuto nascondersi. Ipotizzando una fuga all'estero era stata allertata anche l'Interpol.
Kilifi è stato rintracciato ieri, 6 febbraio. Sono in corso indagini per ricostruire la fuga, per capire come sia arrivato in Francia e su quali appoggi abbia potuto fare affidamento per lasciare prima la Campania e poi l'Italia. Proseguono, intanto, le ricerche dell'altro detenuto. Sull'evasione il capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, Bernardo Petralia, aveva avviato una indagine interna per accertare eventuali responsabilità.