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Arrestata a Ischia manager di azienda farmaceutica ricercata per truffa in Russia

Arrestata ad Ischia una ex manager russa ricercata per una truffa sull’acquisizione di una società farmaceutica; la donna, 58 anni, era ricercata insieme alla revisore dei conti Elena Loss.
A cura di Nico Falco
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Era in vacanza a Barano d'Ischia, Liia Muradova, 58enne russa, ricercata dalle autorità russe per una truffa sull'acquisizione di una società farmaceutica che coinvolge anche il senatore ed ex ministro russo Dmitry Savelyev e Valentina Tereshkova, figlia di Elena, la prima donna cosmonauta russa. La 58enne è ora in attesa di estradizione: sulla sua testa pende un mandato di arresto emesso dal Tribunale di Mosca (distretto di Presnensky) il 19 novembre scorso.

Liia Muradova (il cui nome viene traslitterato dal russo anche come Liya o come Leah) è stata scovata dai poliziotti del commissariato locale n una struttura ricettiva dell'isola del golfo di Napoli, quando si è registrata è scattato l'alert nella Centrale Operativa; rintracciata dagli agenti, non ha opposto resistenza. La 58enne compare nell'inchiesta che ha portato al mandato di arresto per Elena Loss, la revisore dei conti russa che nei mesi scorsi aveva acquistato le Terme di Chianciano e avanzato un'offerta per il Parco Sant'Elena, in Toscana, e che oggi, per la stessa presunta truffa, è ricercata in campo internazionale.

Arrestata ad Ischia ex manager russa per truffa su azienda farmaceutica

La vicenda ruota intorno all'acquisizione della Pharmaservice, che si occupa della commercializzazione di probiotici e che detiene i principali marchi del settore (tra cui Bifidok); la società risulta creata nel 2018 e di proprietà della società Probiofarm, i cui soci fondatori sono Dmitry Savelyev (55%), Valentina Tereshkova (15%) e Liia Muradova (35%), quest'ultima col ruolo di direttore generale. Secondo l'accusa, come ricostruire il quotidiano russo Kommersant, Elena Loss, nominata consigliere del direttore, avrebbe preso completamente il controllo della Probiofarm e della Pharmaservice, con la collaborazione dei due dirigenti, rispettivamente la Muradova e Konstantin Belyaev (anche lui arrestato).

In particolare, la Loss sarebbe riuscita con una falsa perizia a far valutare i beni della società in 313 milioni di rubli (circa 4,7 milioni di euro) al fronte di un valore reale di 470mila rubli (poco più di 7mila euro) e, col consenso della Muradova, avrebbe quindi venduto le azioni della Pharmaservice e avrebbe trasferito la proprietà all'insaputa di Savelyev e della Tereshkova, che una volta scoperto la nuova composizione societaria avrebbero sporto denuncia.

La seconda contestazione, ricostruisce sempre Kommersant, riguarda l'acquisto di strumentazioni per 336mila euro (poco più di 5mila euro), costo che sarebbe però stato indicato, attraverso la società Benevent Trading, controllata dalla Loss, in 5,7 milioni di rubli (poco più di 87mila euro). Il mandato di arresto era stato emesso per la Loss, a capo di una delle più grandi società di revisioni contabili della Russia e con clienti come Rosneft, Russian Post, Rosseti e Almaz-Antey, e per la Muradova e per Konstantin Belyaev, considerati tra i suoi più stretti collaboratori.

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