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Aprire B&b, affittacamere e case vacanze a Napoli oggi rende fino a 20mila euro al mese

Dati Aigo-Confersercenti: +300% delle richieste per aprire nuovi Bed and breakfast a Napoli con SCIA. Tra le nuove zone anche Fuorigrotta e Capodichino.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Torna il boom dei B&B a Napoli, sempre più meta del turismo internazionale, come l’ha incoronata anche il Time negli scorsi giorni. Dopo la crisi del Covid, il settore è in netta ripresa, con una grande crescita delle aperture di B&B, case vacanze e affittacamere registrato negli ultimi mesi del 2022 e i primi del 2023 e un tasso di occupazione delle camere che nei periodi di punta supera il 90%.

Aumenti del 300% delle richieste di SCIA

«Stiamo registrando un aumento delle richieste di SCIA per aprire B&B, Case vacanze e affittacamere anche del 300% nel 2023, rispetto agli ultimi 3 anni – spiega a Fanpage.it Piero Orlando, Aigo Confesercenti – Oltre al centro storico, si sono aggiunti altri quartieri come Fuorigrotta e Capodichino. Il primo sull’onda dei successi del Napoli e della possibilità del terzo scudetto. Il secondo per la vicinanza della metro. Molti avevano chiuso durante il Covid. Adesso stanno riaprendo o hanno cambiato gestione».

«Oggi – aggiunge Orlando – un appartamento di 6 stanze al centro storico, affittato con una locazione breve, può fruttare incassi da 20mila euro al mese nei mesi di maggiore affluenza come Natale. Il problema è che la legge  in Campania è del 2001. Noi chiediamo un incontro con Regione, Comune, Asl e Polizia locale per fare chiarezza e riscrivere la nuova normativa».

Boom degli affitti brevi, molti vantaggi e poche regole

Tra le formule più gettonate dai gestori c’è quella dell’affittacamere. La locazione breve fino a 30 giorni che in Campania gode di una situazione di particolare vantaggio, in quanto in una condizione di vuoto normativo a livello regionale. In Campania la legge sui B&B è ancora ferma al 2001. Per l’affitto breve non è obbligatoria la SCIA, né la stipula di un contratto assicurativo per la responsabilità civile a favore dei turisti.

Spiega il responsabile Aigo Confesercenti:

In Campania- l’unico vincolo per ottenerla è avere un immobile a destinazione d’uso abitativo e il codice fiscale. In Lazio, invece, bisogna avere la SCIA – la Segnalazione Certificata di Inizio Attività) al SUAP del Comune di Napoli (Sportello Unico Attività Produttive) con l’autorizzazione sanitaria e comunale.
Per il resto le limitazioni sono davvero poche.

L'affittacamere vale per fitti fino a 30 giorni, con contratto non registrato che deve essere in mano sia del locatore che del locatario. Non c’è un tetto massimo di guadagno annuale, perché si pagano normalmente le tasse al 22%, come se fosse una cedolare secca. Poi serve solo la segnalazione alla Questura e al Comune per la tassa di soggiorno.

«Oggi – aggiunge Orlando – chi ha problemi di tipo urbanistico sull’immobile, come un abuso interno o una non legittimità, sceglie la locazione breve, perché i controlli sono davvero pochi. Si possono trovare camere affittate nei bassi o in abitazioni che non hanno i requisiti minimi dei 2.70 metri di altezza. È una vacatio normativa che va ad incoraggiare gli abusi. Perché per avere la licenza invece devi fare gli adeguamenti».

Le zone per aprire un bed and breakfast a Napoli

La zona più gettonata per chi vuole aprire un B&B a Napoli resta il centro storico. Ma negli ultimi tempi si è registrata una crescita anche a Fuorigrotta e Capodichino. La differenza è il prezzo, che al centro storico è più alto.

Anche al centro storico la situazione è molto variegata. Le zone più richieste sono Quartieri Spagnoli, via Toledo, Tribunali, piazza Carità, Piazza Bovio, via Santa Teresa e via Salvator Rosa, un po’ meno via Foria, quindi piazza Garibaldi-ferrovia, con prezzi un po’ più bassi, Vomero, Chiaia. Fuori città anche Ercolano e Pompei continuano ad andare bene.

Quanto si guadagna a Napoli con un B&B nel 2023

Secondo stime approssimative, un appartamento con 5-6 stanze al centro storico può incassare 20 mila euro al mese in un periodo di alta stagione. Ma gli introiti possono aggirarsi mediamente tra i 5-7mila euro al mese. Le zone più redditizie, secondo Aigo, sono via Toledo, Museo, piazza Carità, via Guglielmo Sanfelice.

Afferma Orlando:

In conclusione oggi conviene di nuovo investire nel settore, più del periodo pre-covid. Solo che oggi di immobili in vendita disponibili quasi non ce ne sono più. Se non ad alti prezzi.
Anche ai Quartieri Spagnoli i prezzi sono saliti. Bisogna fare un investimento.

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