Allevamento di cani scoperto in casa, salvati 38 barboncini tra feci e sporcizia: venivano venduti a migliaia di euro

Un allevamento di cani di razza, completamente abusivo, è stato scoperto dai carabinieri in un'abitazione privata a Parete, nella provincia di Caserta. I militari del CITES di Napoli, unitamente a quelli del Nucleo Forestale di Castel Volturno e al personale veterinario dell'Asl di Caserta, hanno ispezionato l'abitazione, scoprendo che al suo interno era stato allestito un allevamento abusivo gestito da tre persone: all'interno della casa, i carabinieri hanno pertanto rinvenuto e salvato 38 cani di razza barboncino e 5 gatti di razza scottish e persiani, che vivevano in condizioni precarie, incompatibili con la loro natura e le loro caratteristiche etologiche.
Dall'ispezione dei militari dell'Arma è emerso che alcuni degli animali – in particolare i 5 gatti e 17 dei barboncini – erano rinchiusi nel garage, al buio e senza ricircolo d'aria, all'interno di una gabbia e due recinti, tra feci e sporcizia. Gli altri 21 cani, invece, erano tenuti nel salotto dell'abitazione, tra traversine piene di deiezioni, nel quale condividevano uno spazio esiguo, insufficiente anche allo sgambamento degli animali.
Tre uomini sono stati denunciati
Accertamenti più approfonditi hanno permesso ai carabinieri di scoprire che alcuni degli animali provenivano dalla Cina e venivano venduti su piattaforme online per migliaia di euro: un giro di affari completamente sconosciuto al Fisco. Alla luce di quanto riscontrato, i carabinieri hanno denunciato i tre responsabili dell'attività abusiva alla competente Autorità Giudiziaria per maltrattamento e
detenzione di animali in condizioni incompatibili. Tutti gli animali sono stati posti sotto sequestro e affidati a una struttura idonea nella provincia di Caserta.