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Covid 19

Addio ad Antonella, infermiera dell’ospedale Cardarelli in prima linea contro il Covid

Morta a 57 anni un’infermiera del Cardarelli: era in prima linea contro il Coronavirus, che l’aveva contagiata a sua volta due settimane fa. Dopo 15 giorni di ricovero nello stesso ospedale dove lavorava, Antonella Patrone non ce l’ha fatta: sposata, lascia un figlio di 19 anni. Si tratta dell’ennesima vittima tra il personale sanitario che lotta quotidianamente contro il covid.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Ancora una vittima all'interno degli ospedali napoletani per Coronavirus: morta a 57 anni l'infermiera del Cardarelli Antonella Patrone, che da due settimane lottava contro il Covid-19 ed era ricoverata nel medesimo nosocomio partenopeo in cui operava. La donna, residente a Casoria, era sposata e lascia un figlio di 19 anni. Sui social i colleghi l'hanno ricordata come persona solare, sempre sorridente e in prima linea per assistere chi aveva bisogno.

Si tratta dell'ennesima vittima del coronavirus in Campania (sono 150 nei soli primi sette giorni di novembre), che continua a colpire anche persone non avanti con l'età e non affette da altre patologie. Nella giornata di ieri, oltre al decesso di Antonella Patrone, sempre all'interno di personale medico e sanitario era scomparso anche un farmacista di 52 anni di Somma Vesuviana, il dottor Pacifico Dubbioso, anche lui a causa del coronavirus. Decessi che sono avvenuti mentre Napoli mostrava due facce completamente diverse nelle stesse ore: da una parte, i medici costretti a visitare i pazienti nelle automobili in coda all'ingresso dell'ospedale Cotugno, ormai saturo già da diversi giorni, dall'altra tantissime persone sul Lungomare di Napoli e ristoranti presi d'assalto come se nulla fosse e quasi come se il  Coronavirus non esistesse. Tra i decessi c'è anche quello del medico di famiglia Ernesto Celentano avvenuto qualche settimana fa.

Nel frattempo, però, venivano registrati altri 15 morti in 24 ore, che hanno portato a 150 il bilancio della sola prima settimana di novembre che, dovesse continuare così, potrebbe battere il record negativo di decessi, fissato a 213 morti nel mese di ottobre, finora il mese più "nero" della pandemia in Campania.

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