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Covid Secondigliano, morto il medico di famiglia Ernesto Celentano: contagiato curando i pazienti

Dopo poco più di una settimana di ricovero in gravi condizioni è deceduto in ospedale il dottor Ernesto Celentano, medico di base di Secondigliano, a Napoli, contagiato mentre era al lavoro. L’uomo, spiega il presidente dell’associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, sarebbe stato infettato da un suo paziente durante la rimozione di punti di sutura. Per il consigliere regionale Borrelli “è nostro dovere tutelare in special modo chi si deve prendere cura di noi con tutti i mezzi possibili”.
A cura di Nico Falco
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Dopo poco più di una settimana di ricovero in gravi condizioni in reparto Covid è morto il dottor Ernesto Celentano, medico di famiglia napoletano, contagiato dal coronavirus da un paziente mentre era al lavoro nel quartiere Secondigliano, nella periferia nord di Napoli. A renderlo noto è il medico Manuel Ruggiero, presidente di Nessuno Tocchi Ippocrate, con un post di cordoglio pubblicato sulla pagina Facebook dell'associazione. Il contagio, ha spiegato Ruggiero, sarebbe avvenuto "durante la rimozione punti a un suo assistito successivamente risultato positivo al Sars-Cov-2″. "Non abbiamo mai sperato in una nuova fake news come stavolta – ha aggiunto – invece è vero. Le nostre condoglianze alla famiglia di un medico che ha lottato in prima linea pagando questa scelta a caro prezzo".

I rischi per i medici di base erano stati più volte denunciati da Silvestro Scotti, presidente dell'Ordine dei Medici di Napoli, che aveva in diverse occasioni richiamato l'attenzione sulla necessità di tutelare i professionisti sanitari che, in prima linea e per il tipo di lavoro che svolgono, sono maggiormente esposti al pericolo di contagio. Per il consigliere di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli "purtroppo gli operatori sanitari continuano a pagare un tributo altissimo in termini di contagi e di vite umane – ha detto Borrelli – in questa seconda ondata i numeri confermano che a essere esposti a maggiore rischio sono proprio colore che si trovano in prima linea a combattere il virus. È nostro dovere tutelare in special modo chi si deve prendere cura di noi con tutti i mezzi possibili, non solo garantendo a medici e infermieri i necessari dispositivi di protezione individuale e il rispetto dei protocolli anti Covid, ma soprattutto agendo in modo responsabile. Occorre che tutti prendano coscienza che il virus corre sulle nostre gambe e ogni qualvolta si mettono in campo comportamenti scellerati si mette a repentaglio la propria vita e quella altrui".

Il cordoglio del sindaco De Magistris

Sulla morte del dottor Ernesto Celentano si è espresso anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris: "Come tanti suoi colleghi e colleghe, nonché infermieri ed operatori sanitari tutti si rischia ogni giorno la vita. I medici e gli infermieri sono allo stremo e i cosiddetti medici di base sono la trincea di questa guerra sanitaria e continuano a combatterla con armi spuntate. A questi missionari va la solidarietà e il sostegno della città che esprime – mio tramite – il profondo cordoglio per la scomparsa di questo medico che donava agli altri assistenza e umanità" ha detto il primo cittadino partenopeo.

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