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Abusò sessualmente di due bambine, condannato a 12 anni sociologo del Casertano

Sociologo di professione condannato dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere a 12 anni per aver abusato di due bambine di 8 e 9 anni. Le ragazzine andavano a casa per fare i compiti, ma venivano invece violentate dall’uomo, residente nell’alto Casertano. I fatti risalgono al periodo 2015-2018.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Ha abusato di due bambine di 8 e 9 anni che andavano a casa sua a fare i compiti. Adesso, per un sociologo professionista di 66 anni, residente nell'alto Casertano, è arrivata la condanna a 12 anni di carcere. I giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta, l'hanno ritenuto colpevole di aver abusato sessualmente delle due ragazzine. I fatti risalgono al periodo tra il 2015 e il 2018. Secondo quanto ricostruito dai magistrati, le violenze si sarebbero consumate all'interno dell'abitazione dove le due bambine si recavano per fare i compiti. Invece di aiutarle, però, l'uomo avrebbe approfittato di loro.

La Procura aveva chiesto otto anni di carcere, ma il collegio giudicante, presieduto da Loredana Di Girolamo, ha deciso invece di infliggere una condanna molto più pesante: dodici anni di reclusione, anziché otto. Una storia dell'orrore. Purtroppo le violenze sui minori non sono infrequenti. Solo il 3 febbraio scorso per un fisioterapista napoletano è arrivata la condanna definitiva per aver abusato di tre bambini autistici: dovrà scontare 6 anni di reclusione in carcere. La Corte di Cassazione, infatti, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal professionista, che all'epoca dei fatti lavorava in una nota struttura sanitaria partenopea, che è parte lesa nella vicenda. L'uomo era stato accusato di avere perpetrato degli abusi su tre minorenni affetti da autismo. Respingendo il ricorso, il supremo organo giudiziario ha reso quindi definitiva la condanna a 6 anni che era stata inflitta in appello. Il fisioterapista era stato arrestato nell'agosto del 2018, al termine di indagini coordinate dalla sezione "Fasce deboli" della Procura di Napoli.

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