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Abusi edilizi e furto di energia elettrica: sequestrato un lido balneare a Licola

Un lido balneare tra abusi edilizi, rifiuti di una discarica improvvisata, e allacciato illegalmente alla corrente elettrica: la scoperta a Licola mare.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Lo stabilimento sequestrato a Licola.
Lo stabilimento sequestrato a Licola.

Uno stabilimento balneare "ricco" di abusi edilizi e che era anche allacciato illegalmente alla corrente elettrica, per di più con annessa "discarica" di rifiuti di sua pertinenza. La scoperta è stata fatta in zona Licola mare, sul litorale puteolano, dai carabinieri di Pozzuoli assieme a personale della Guardia Costiera. L'intera area è stata posta sotto sequestro, mentre l'imprenditrice titolare della società individuale, una donna di 54 anni del posto, ed un dipendente sono stati denunciati per diversi reati in concorso tra loro, tra cui il furto di energia elettrica e lo stoccaggio illecito di rifiuti.

Tutto è nato dopo alcuni controlli da parte dei militari dell'Arma nello stabilimento balneare di Licola: il complesso, formato da bar, ristorante e lido, erano tutti alimentati da un allaccio abusivo alla rete elettrica, che ora con l'aiuto del personale della società si sta cercando di quantificare. Da capire anche da quanto tempo andasse avanti questo fenomeno e quanti danni economici in termini di mancati pagamenti sono stati fatti. Inoltre, sulla spiaggia i carabinieri hanno trovato una discarica abusiva di quasi duecento metri quadri di rifiuti di vario tipo, tutti accumulati illecitamente e potenzialmente pericolosi per la salute: anche in questo caso, non si sa a quale titolo venissero stoccati senza controllo sull'arenile. Alla fine, dopo altri rilievi che hanno evidenziato altre violazioni alle normative ambientali, urbanistiche, edilizie e al codice della navigazione, l'intera area pari a 6mila metri quadrati, di cui 500 su area demaniale marittima, sono stati posti sotto sequestro.

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