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Abbattuto altarino di Sant’Antonio Abate a piazza Gravina dopo 70 anni: era della camorra

L’edicola votiva era stata realizzata nel 1949. Secondo la Procura, negli ultimi anni sarebbe stata riconducibile al clan dell’Alleanza di Secondigliano.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Abbattuto l'altarino dedicato a Sant'Antonio Abate in piazza Gravina a Napoli, nel cuore del quartiere San Carlo all'Arena. L'edicola votiva era lì da 73 anni. Secondo la Procura della Repubblica di Napoli, negli ultimi anni sarebbe stata però riconducibile alla camorra, e in particolare ad Ettore Bosti, boss inquadrato nell'Alleanza di Secondigliano. L'altarino è stato demolito questa mattina, su disposizione della Procura e della Prefettura di Napoli e rientra tra gli 11 altarini da demolire perché ritenuti riconducibili ad ambienti criminali.

L'operazione della Procura antimafia

L'operazione è stata condotta in collaborazione tra la Polizia Locale, la DDA della Procura della Repubblica di Napoli, ed è finalizzata alla rimozione di targhe ed altarini votivi presenti nel territorio cittadino, realizzati senza alcuna autorizzazione che, a seguito delle indagini, sono risultati essere riconducibili ad esponenti di spicco della malavita locale.

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La demolizione di stamattina effettuata alle prime luci del mattino in Piazza Gravina, è il penultimo degli undici obiettivi individuati. La Polizia Locale è intervenuta unitamente alla ditta specializzata del comune “Napoli Servizi” con l’ausilio della Polizia di Stato, presente sul posto per le eventuali ricadute dell’ordine pubblico. Nei prossimi giorni sarà effettuato l’ultimo intervento sugli obiettivi individuati.

Demolita l'edicola di Sant'Antonio Abate

L'edicola votiva era dedicata a Sant'Antonio Abate e fino ad un paio di anni fa c'era ancora la statua del santo nella teca di vetro, che abbracciava il Bambin Gesù. Come recitava una targa, anche questa rimossa, fu fatta erigere il 26 luglio 1949 dall'associazione con la partecipazione dei fedeli del Rione e con un gruppo di cooperatori.

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Della stessa data un'altra targa di marmo che si trova poco distante, che non è stata demolita, che recita: “In memoria ai caduti di tutte le guerre e delle Quattro Giornate. L'associazione Sant'Antonio di Piazza Gravina pose il 26 luglio 1949”.

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