A Pomigliano i funerali di Friederick, ucciso di botte: lutto cittadino e negozi chiusi

Quasi 500 persone hanno assistito ai funerali di Friederick Akwasi Adofo, il 43enne di origini ghanesi ucciso di botte a Pomigliano d'Arco, nel Napoletano. Il corteo funebre e la cerimonia si sono tenuti oggi nella chiesa di San Francesco, dove il vescovo di Nola, monsignor Francesco Marino, ha celebrato il rito funebre. Funerali che sono stati pagati interamente dall'Amministrazione comunale, presieduta dal sindaco Lello russo, che ha seguito il carro funebre, preceduto dal gonfalone del comune di Pomigliano.
Presenti, oltre al sindaco Russo, anche Angelo Melone (console onorario in Congo) e i deputati Marco Sarracino (Partito Democratico) e Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra). C'era anche uno zio di Friederick, per il quale è stata organizzata una raccolta fondi per permettergli di arrivare dall'estero: l'uomo si è detto commosso nel vedere tante persone per il nipote. "Questo testimonia che fosse una brava persona, e io di questo sono felice", ha detto l'uomo.
La morte di Friederick ha suscitato molto scalpore in città: conosciuto da tutti, e da tutti descritto come una persona innocua e tranquilla, fin dal momento in cui si era diffusa la notizia della morte era iniziato un vero e proprio pellegrinaggio presso la panchina dove dormiva, dove ormai da giorni continuano ad arrivare fiori e lettere. La cittadinanza ha sposato in pieno il lutto cittadino proclamato dal sindaco: tante le serrande abbassate per l'ultimo saluto al 43enne ucciso lo scorso 19 giugno. Per questa assurda morte sono ancora indagati due 16enni italiani, accusati di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e dalla crudeltà.