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Funerali di Ciriaco De Mita a Nusco: applausi all’arrivo della bara, maxischermo in piazza

A Nusco i funerali di Ciriaco De Mita: presenti anche Mattarella, De Luca e Mastella. Applausi all’arrivo della bara, maxischermo all’esterno della cattedrale.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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L'arrivo della bara. Foto Peppe Pace / Fanpage.it.
L'arrivo della bara. Foto Peppe Pace / Fanpage.it.

Alle 18.30 hanno preso il via i funerali di Ciriaco De Mita, ex presidente del Consiglio e segretario della Democrazia Cristiana. Nella cattedrale di Sant'Amato nella sua Nusco, città dove era ancora oggi sindaco, il feretro è arrivato tra gli applausi, con l'intera città che già da ieri piange la scomparsa del suo cittadino più illustre.

Politici da tutta Italia per l'ultimo saluto a De Mita

Ai funerali sono giunti anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, arrivato in Irpinia in elicottero da Napoli, il ministero degli Esteri Luigi Di Maio, ma anche Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, nonché Clemente Mastella, sindaco di Benevento e fortemente legato anche politicamente proprio a Ciriaco De Mita, di cui fu anche il portavoce per diversi anni. Presenti anche Nicola Mancino, Ettore Rosato, Pierferdinando Casini, e tante altre personalità politiche: a celebrare i funerali l'arcivescovo di Sant'Angelo dei Lombardi-Conza-Nusco-Bisaccia, monsignor Pasquale Cascio. Ma tantissimi anche i comuni cittadini che stanno seguendo, proprio a causa dell'elevato numero di persone che avrebbero voluto prendere parte alle celebrazioni, l'intera funziona da un maxischermo allestito poco distante dalla chiesa.

De Luca e Mattarella ai funerali di De Mita. Foto Peppe Pace / Fanpage.it.
De Luca e Mattarella ai funerali di De Mita. Foto Peppe Pace / Fanpage.it.

Città blindata, nella bara anche un mazzo di carte

Fin dalle prime luci dell'alba, Nusco è stata letteralmente blindata: forze dell'ordine ovunque, strade presidiate. Tanti i cronisti presenti da tutta Italia, ma anche tantissimi cittadini di Nusco e dintorni. Simona De Mita, la figlia più giovane, ha voluto che nella bara venisse posto anche un mazzo di carte napoletane, perché il padre alle partite a scopa e tresette non aveva mai voluto rinunciare neppure a casa, spiegando che "Quando gioco a carte, io penso".

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