“A Napoli spiagge care e a numero chiuso”, protesta dei bagnanti: lidi invasi con le canoe

"A Napoli vogliamo spiagge pubbliche libere e attrezzate, il mare deve essere libero e gratuito". Scoppia la protesta dei comitati e dei bagnanti contro il caro lidi in città e il numero chiuso per accedere alle spiagge comunali, che è stato confermato anche quest'anno dal Comune, non a causa del Covid, come nei due anni precedenti, ma per fare controlli più efficaci contro le risse e gli accoltellamenti.
La protesta: spiagge invase dalle canoe
Stamattina, decine di bagnanti, aderenti a vari comitati cittadini, sono scesi sulle spiagge pubbliche per il "mare libero e gratuito". I manifestanti hanno invaso il mare con una trentina di Kayak e canoe e un piccolo gommone, mentre da terra sono andati nei lidi privati per parlare con gli altri bagnanti e rivendicare il diritto al mare. "Spiagge libere a Napoli a numero chiuso? – scrive Carmine Maturo – Il Comune crei regole che diano priorità a chi non può andare in vacanza, a chi ha famiglia numerosa e non può accedere economicamente a spiagge private, a chi ha reddito più basso".
"Napoli – scrivono in una nota – è una città di mare, ma solo per chi può permetterselo, perché ormai andare al mare a Napoli è diventato difficile e costoso ed esclusivo. La costa è quasi totalmente occupata da lidi con prezzi sempre più alti e discese private inaccessibili divenute privilegio riconosciuto per quei pochi che vi abitano".
"No al numero chiuso, Manfredi revochi la delibera"
I comitati chiedono al sindaco Gaetano Manfredi di ritirare la delibera che ha istituito l'accesso a numero chiuso nelle spiagge libere anche per l'estate 2022. "Il problema del sovraffollamento delle spiagge pubbliche – sostengono – si risolve allargandole, non riducendo ulteriormente il diritto al mare dei propri concittadini". I comitati chiedono anche il "ritiro progressivo delle concessioni ai privati e bonifica delle spiagge inquinate". Un sit in è stato annunciato per venerdì prossimo in piazza Municipio.