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Covid 19

A Napoli nei giorni di Natale alcune zone della città saranno a numero limitato

Strade del centro storico a numero chiuso a Napoli per Natale. Arriva l’ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi.
A cura di Pierluigi Frattasi
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San Gregorio Armeno, immagine di repertorio
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Strade del centro storico a numero chiuso a Napoli per Natale Arriva l'ordinanza del sindaco Gaetano Manfredi. "Faremo una ordinanza questa settimana – spiega il primo cittadino, intervistato da RaiNews24, per contingentare l'accesso ai Decumani in modo che quando l'afflusso aumenta e diventa eccessivo, l'accesso sia limitato. Il Natale si vive nei Decumani, nella zona dei presepi. La grande affluenza stiamo cercando di regolarla con percorsi contingentati, realizzando filtri e con controlli mirati a campione". Anche negli scorsi anni il Comune di Napoli ha predisposto un piano di afflusso per i pedoni in alcune zone del centro storico, come via dei Tribunali e San Gregorio Armeno, in vista della fiera del Natale, regolando gli accessi con percorsi guidati e sensi unici. Questa volta, però, a complicare la situazione ci sono le regole del Covid, che richiederanno maggiori restrizioni, come il distanziamento.

Le associazioni dei bottegai di San Gregorio Armeno negli scorsi giorni hanno incontrato l'amministrazione Manfredi alla quale è stato presentata una bozza di piano di circolazione per Natale. L'ordinanza potrebbe tenere conto di questo contributo. Rispetto allo scorso anno, questo Natale, grazie soprattutto alla campagna di vaccinazione, la situazione sanitaria è migliorata e le norme, salvo imprevisti, al momento consentono di poter avere fiere e mercatini di Natale. Ma il Comune di Napoli ha deciso di rimettere la decisione al Comitato per l'Ordine Pubblico in Prefettura, che dovrà valutare se ci sono i margini per scongiurare gli assembramenti.

Intanto, Manfredi interviene anche sulla pandemia. "L'obbligo del vaccino? È una soluzione estrema, eventualmente si può anche prenderla ma sono per rafforzare l'uso del green pass perché spinge le persone a vaccinarsi. Se la situazione diventa eccessiva si può anche ricorrere all'obbligo, ma sicuramente è necessario l'obbligo per medici, insegnanti e per chi ha un rapporto molto stretto con la collettività".

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