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A Napoli Natale senza luci nelle strade, il Comune illumina un palazzo per quartiere

Natale a Napoli senza luminarie. Le luci ci saranno per un solo palazzo per quartiere. Una Natività low cost: nel bilancio di previsione 2020 che va in consiglio domani, il Comune ha previsto circa 50mila euro, rispetto ai 250mila euro abituali. Oggi l’incontro tecnico per i mercatini di Natale al centro storico.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Natale a Napoli senza luminarie. Le luci ci saranno per un solo palazzo per quartiere. Una Natività low cost: nel bilancio di previsione 2020 che va in consiglio domani, il Comune ha previsto circa 50mila euro, rispetto ai 250mila euro abituali. Gli altri 200mila euro saranno invece destinati ad iniziative a sostegno dei lavoratori dello spettacolo colpiti dalla crisi Covid. Ma tutte le iniziative per realizzarsi necessitano dell'approvazione del documento contabile in consiglio comunale. Mentre per i mercatini di Natale Palazzo San Giacomo ha dato disposizione alle Municipalità di preparare i bandi per le installazioni, ma si aspetta la classificazione della Campania di questa settimana per sapere se le norme Covid lo consentiranno: una riunione tecnica è prevista per oggi pomeriggio per sapere se i mercatini in piazza si potranno mettere. In piazza Borsa, invece, è stato acceso l'albero di Natale donato dalla Camera di Commercio di Napoli, presieduta da Ciro Fiola.

A Natale luci su un palazzo per quartiere

Queste le iniziative al momento in campo per il Natale 2020 a Napoli. Ma molto dipenderà dall'andamento dei contagi e dalla classificazione della Campania nelle aree di rischio attesa per la fine di questa settimana. Se la regione diventerà zona gialla, come anticipato dal sindaco Luigi De Magistris, è possibile che si possa realizzare qualche evento. Tra le ipotesi il Comune accarezza anche l'idea di una cerimonia ufficiale per l'intitolazione dello Stadio San Paolo a Diego Armando Maradona. “Il bilancio – ha spiegato il vicesindaco Enrico Panini – per la prima volta non contiene risorse per le luminarie. Andato deserto il bando nato dall’intesa tra il Comune e la Camera di Commercio, una parte delle risorse derivanti dalla tassa di soggiorno (50/60mila euro) sarà utilizzata per illuminare almeno un edificio in ogni quartiere. La parte restante (200mila euro) sarà destinata a iniziative di solidarietà rivolte in particolare a quelle piccole attività di cultura e spettacolo che non sono state prese in considerazione nelle precedenti misure di ristoro di Governo e Regione: i fondi della tassa di soggiorno sono vincolati e non possono essere appostati che in ambito culturale e turistico.

Shopping di Natale, Panini: "Favoriamo i prodotti locali"

"Spendere, mangiare, consumare “napoletano” – chiarisce Panini – sarà questo l’invito che rivolgeremo ai cittadini, sarà un modo per contribuire al sostegno del tessuto economico e commerciale duramente colpito dall’emergenza sanitaria. Stanno per essere accreditati, ha concluso, gli otto milioni di euro per la spesa alimentare, che saranno destinati alle famiglie in cattive condizioni economiche”. “Per quanto riguarda le luminarie – spiega la consigliera Laura Bismuto – il tema è stato affrontato nelle riunioni delle commissioni Giovani e Lavoro. Io ho proposto di investire tutte le luminarie per illuminare san Gregorio armeno che lì i commercianti lavorano solo in questo periodo. Ed anche per la città può avere più senso vedere illuminato il quartiere simbolo del Natale anziché un palazzo a quartiere cosa che mette una tristezza allucinante. Io avevo proposto di investirli per fare le ceste di natale per le famiglie meno abbienti presso le piccole botteghe, in modo da dare ristoro anche a quelle attività commerciali tagliate fuori dai buoni spesa”.

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