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Guerra in Ucraina

A Napoli meno soldati dell’Esercito in strada per la sicurezza: via 120 uomini

Richiamato il contingente inviato per i controlli Covid. In città resteranno 730 militari impegnati nella missione “Strade Sicure”
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli ridotto il numero dei soldati dell'Esercito impegnati sul territorio nella missione “Strade sicure”. Richiamato il contingente aggiuntivo di 120 uomini che era stato inviato per i controlli legati al Covid, il cui utilizzo è cessato con la fine dello stato di emergenza il 31 marzo scorso. Nella riorganizzazione prevista dai ministeri dell'Interno e della Difesa in città resteranno comunque 730 soldati, 10 in più dei 720 che c'erano in epoca pre-covid. A questi, inoltre, vanno aggiunti altri 130 militari dell'Esercito impegnati per la Terra dei Fuochi in provincia di Napoli.

In strada a Napoli resteranno 730 militari

Nei prossimi giorni, quindi, ci saranno meno soldati per le vie di Napoli, impegnati in "Strade Sicure", ma il contingente non è stato dismesso e, come detto, in strada resteranno 730 militari. I motivi della riorganizzazione sono diversi. Tra questi, oltre alla fine dello stato di emergenza Covid, ci sono anche le importanti missioni all'estero dell'Esercito ed altre esigenze. Il dispositivo di "Strade Sicure" così com'era concepito negli scorsi anni non sarebbe più sostenibile in una condizione dell'Esercito di pre-allerta, anche in considerazione della situazione internazionale, con la guerra in Ucraina, che non vede impegnata l'Italia, come è noto, è bene precisare. I compiti di sicurezza delle strade andranno, quindi, sempre più alle forze dell'ordine che sono deputate proprio a questo.

Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, ieri a Napoli per la 18esima tappa dell'Antimafia itinerante, la mostra sul 30ennale della Dia, ha confermato il programma di riorganizzazione del dispositivo Strade Sicure, che interesserà tutto il Paese. Da qui, il richiamo dei 753 soldati che erano stati inviati nelle città per il Covid, tra questi i 120 di Napoli. Resta sullo sfondo la necessità di rinforzare gli organici delle forze dell'ordine, dalla Polizia di Stato ai Carabinieri, chiamati sempre più a gravosi compiti, che scontano ancora purtroppo gli effetti del blocco del turn over degli anni scorsi.

In Prefettura vertice contro la violenza giovanile

Rafforzati, intanto, i controlli di sera, soprattutto nelle zone della movida e nel weekend, contro la violenza giovanile. Questo l'esito del Comitato per l'Ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto oggi in Prefettura a Napoli. "Particolare attenzione – spiega il Palazzo di Governo – sarà riservata al contrasto alle violazioni in materia di commercio, specie per la vendita di alcolici ai minori". Previste anche "progettualità condivise tra tutti gli attori istituzionali coinvolti in materia di inclusione scolastica, sociale e culturale". Nelle prossime settimane saranno stilati dei report a livello di ogni Municipalità per segnalare le azioni più urgenti.

Nappi (Lega): "Meno militari a Napoli scelta incomprensibile"

Sulla questione interviene Severino Nappi, consigliere regionale e coordinatore della città metropolitana di Napoli della Lega:

“Grande preoccupazione e forte contrarietà per l’annuncio del Ministero della Difesa di voler ridurre il numero dei militari impegnati in ‘Strade Sicure’, con tagli consistenti anche per Napoli. L’esperienza di questi anni ha dimostrato che la loro presenza rappresenta un deterrente importante contro ogni forma di illegalità e risponde alla pressante richiesta di sicurezza da parte dei napoletani. Una scelta difficile da comprendere nella terza città d’Italia ancor di più in questo periodo in cui la criminalità, complice la crisi e l’assenza di quelle risposte concrete che la Lega chiede incessantemente, sta rialzando la testa e quotidianamente pone in essere azioni criminali sempre più violente, l’ultima ieri a Ponticelli".

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