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A Casal di Principe colpi di pistola contro la Casa Don Diana confiscata al clan dei casalesi

Colpi di pistola sparati contro la finestra del primo piano della “Casa don Diana”, a Casal di Principe, oggi pomeriggio, confiscata al clan dei casalesi. L’immobile è la sede del Comitato don Peppe Diana, intitolato al prete ucciso dalla camorra per il suo impegno antimafia nel 1994. A denunciare l’accaduto lo stesso comitato. Indagano i carabinieri.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Colpi di pistola sparati contro la finestra del primo piano della "Casa don Diana", a Casal di Principe, oggi pomeriggio, confiscata al clan dei casalesi. L'immobile è la sede del Comitato don Peppe Diana, intitolato al prete ucciso dalla camorra per il suo impegno antimafia nel 1994. A denunciare l'accaduto lo stesso comitato sul suo profilo social: “Amara scoperta a Casa don Diana – scrive – contro la porta finestra del primo piano sono stati esplosi dei colpi. Sono in corso i rilievi dei carabinieri di Casal di Principe per accertarne natura ed origine. Attendiamo fiduciosi l'esito delle indagini, intanto andiamo avanti tranquillamente con il nostro operato”. Dai primi accertamenti sembrerebbe trattarsi di pallini di piombo. Sul posto ne sarebbero stati trovati otto.

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Il Comitato Don Diana è impegnato nell'attività civica e anti-camorra a Casal di Principe e recentemente si è schierato contro l'abbattimento di un palazzo dove vivono famiglie con 4 minori, anche se tra i due episodi non appare alcuna correlazione. Contro la demolizione dell'immobile si era schierato anche il sindaco anticamorra Renato Natale, che dopo essersi visto rifiutare una proroga di 100 giorni dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha rassegnato le dimissioni. "Cosa diremo ai nostri figli quando ci chiederanno perché non abbiamo cercato una soluzione diversa? – avevano scritto due giorni fa il Comitato don Peppe Diana e il Coordinamento Provinciale Libera Caserta – Cosa risponderemo quando sarà chiaro a tutti che gli abbattimenti indiscriminati non avranno riportato giustizia ma esattamente il contrario senza che il rispetto della legge ne avrà guadagnato? Gli errori devono essere puniti e l'illegalità e l'abusivismo sono da condannare sempre e in modo netto, ma bisogna avere anche il coraggio di ammettere che la demolizione di 1200 immobili solo a Casal di Principe è una soluzione tecnicamente e praticamente impossibile".

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