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Mps, Monti attacca: “Il Pd c’entra, politica fuori dalle banche” (VIDEO)

Il Premier uscente attacca il Partito Democratico sulla vicenda del Monte Paschi e la commistione tra politica e banche in Italia.
A cura di Antonio Palma
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Mps, Monti attacca: "Il Pd c'entra, politica fuori dalle banche"

Nella vicenda del Monte Paschi un ruolo centrale lo hanno avuto anche i vertici del Pd che avevano "influenza sulla banca attraverso la sua fondazione e il rapporto storico con il territorio culturale e finanziario senese". Lo ha sostenuto questa mattina dai microfoni di Radio anch'io Mario Monti che si è scagliato contro la commistione tra politica e banche, accusando il Partito Democratico di aver avuto un ruolo chiave nella crisi dell'istituto di credito senese. Pur assicurando di non aver nessuna intenzione di attaccare Bersani, il Professore però ha spiegato che " in questa vicenda c'entra quel grande partito che viene spesso citato, cioè il Pd, che ha sempre avuto molta influenza attraverso la Fondazione su quella banca". Per Monti il problema più grande resta "quella  brutta bestia che è la commistione tra banca e politica" che va sradicata perché in Italia per decenni con una lottizzazione delle banche da parte dei politici si è arrivati a tutto questo. "Non sono mica qui per attaccare Bersani" ha detto Monti "ma per attaccare molto decisamente il fenomeno storico della commistione tra banche e politica che va ulteriormente sradicato".   "Ho indagato sulle commistioni da Commissario Ue e in Italia mi sono sempre molto occupato di questioni bancarie da studioso e ho sempre fatto raccomandazioni contro la commistione tra le banche e la politica" ha spiegato poi il Premier discolpando il suo governo.

Il Premier ha rigettato le insinuazioni sollevate da chi ha accusato il governo di aver introdotto l'Imu per salvare il Monte dei Paschi, spiegando che "l'Esecutivo non ha fatto alcun regalo a Mps" e ciò che è stato previsto non è una cifra a fondo perduto ma un prestito di 2 miliardi. "Va eliminata dalla scena questa cosa leggermente terroristica circa gli importi" ha avvertito Monti perché "non si tratta di 4 o 3,9 miliardi, ma di 2 miliardi più 1,9 miliardi di rimborsi dei precedenti Tremonti bond". "Il prestito è stato previsto non di iniziativa italiana ma dall'autorità bancaria europea che ha modificato i criteri per l'adeguatezza di tutte le banche in Europa e ha richiesto una maggiore capitalizzazione di Mps" ha proseguito il senatore a vita, precisando inoltre che "non un euro è stato ancora sborsato di questo prestito".

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