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Morta la Circe della Versilia, fece uccidere il marito dall’amante ventenne

Fece ammazzare il marito Luciano Iacopi a coltellate per incassare l’eredità. Condannato con lei, all’epoca cinquantenne dai capelli color platino, il giovane amante Carlo Cappelletti, ex carabiniere a cavallo con il quale aveva intrapreso una relazione. La circe, così chiamata per la passione per la magia nera, si è sempre proclamata innocente.
A cura di Angela Marino
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Luigi Redoli con l'amante e complice nel delitto
Luigi Redoli con l'amante e complice nel delitto

Maria Luigia Redoli, nota come la Circe della Versilia, è morta lunedì all'ospedale di Arezzo per una malattia renale. La donna, diventata la regina della cronaca nera per l'omicidio del marito, aveva ottant'anni, di cui 24 passati in prigione. La Redoli, ribattezzata dai giornali ‘la circe', si era trasferita da tempo nella città toscana, dove viveva sola in un appartamento al piano terra a pochi passi del tribunale.

La sua popolarità affonda le radici in un drammatico episodio degli anni Novanta, l'omicidio di Luciano Iacopi ucciso a coltellate nel garage di casa, nel luglio del 1989. All'indomani del delitto venne fuori la passione di Maria Luigia per il giovane amante, Carlo Cappelletti, ex carabiniere a cavallo di 23 anni. Appariscente, con i capelli biondo platino e gli occhiali scuri da diva, la Redoli aveva conquistato il giovane militare che per lei sarebbe stato disposto a tutto. Lo capirono subito gli inquirenti, tanto che misero immediatamente sotto la lente i movimenti e l'alibi del ragazzo, poi risultato essere l'esecutore materiale del delitto.

Assolta in primo grado per l'omicidio, la Redoli venne condannata all'ergastolo in appello e poi in via definitiva in Cassazione come mandante. Condananto anche l'amante giovane, che al processo avrà modo di ridimensionare la loro storia. Sebbene si sia sempre proclamata innocente, la Circe aveva già provato ad assoldare un sicario per ammazzare il ricco marito, arrivando addirittura a consegnare decine di milioni di lire a una maga perché le trovasse il killer, salvo poi pretenderne la restituzione. Amante della magia nera, aveva anche chiesto a diversi maghi una ‘fattura a morire' per il consorte. Tornata libera si è risposata.

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