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Moglie non rispetta ramadan: la picchia e le versa secchio d’acqua sul letto per non farla dormire

I fatti a Torino. La donna era uscita con le amiche. Al ritorno, il marito marocchino di 40 anni l’ha presa a calci e pugni. La donna è riuscita però a chiamare i carabinieri. L’uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.
A cura di Biagio Chiariello
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Un 40enne marocchino ha insultato e picchiato la moglie, in un appartamento del quartiere torinese Aurora accusandola di non rispettare il ramadan. Per impedirle di dormire è arrivato a versarle un secchio d'acqua sul materasso. A fare intervenire gli agenti nell’appartamento della coppia, è stata la stessa moglie dopo una notte di violenze. Ma quando è arrivata la polizia, l’uomo ha raccontato di essere lui la vittima, mostrando una ferita ad una mano. "Sono dovuto andare anche al Pronto Soccorso", ha spiegato agli agenti che non gli hanno creduto. Il diverbio tra i coniugi era cominciato la sera prima, perché la donna, marocchina, 28 anni, era uscita con le amiche. Quando è tornata a casa, ad accoglierla ha trovato una scarica di calci e pugni da parte dell’uomo. La mattina dopo ha ricominciata a picchiarla e a insultarla fino a quando la moglie non ha chiamato il 112. L'uomo è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia.

Ma non solo brutti episodi a Torino legati al Ramadan. Alcuni liceali dello scientifico Albert Einstein a Barriera di Milano, uno dei quartieri più multietnici del capoluogo piemontese hanno deciso di organizzare la festa di fine anno un po' più tardi. Il motivo: consentire al loro compagno musulmano di partecipare. Il 17enne, per motivi religiosi, non può infatti rompere il digiuno fino al tramonto. "Volevamo esserci tutti", dicono. E così il tavolo del ristorante è stato prenotato per le 22. "Un gruppo di adolescenti ci ha insegnato cos'è la vera integrazione", spiega Luisa Mondo, una mamma che ha raccontato la storia in un post Facebook. U'azione che chiaramente ha reso felice lo studente: "Mi ha fatto davvero piacere quest'attenzione – ha dichiarato -. Non avevo chiesto nulla. Mi hanno domandato a che ora fosse il tramonto e hanno prenotato mezz'ora piu' tardi. Così sono potuto andare anche io. Non lo avrei mai immaginato".

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