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Vietati i pantaloni al ginocchio a scuola. E gli studenti protestano: fa troppo caldo

A causa del caldo, gli studenti di un liceo a Dalmine (Bergamo) insorgono contro il regolamento che vieta i pantaloni al ginocchio. La preside: viste le temperature ci sarà più tolleranza. Ma il decoro a scuola è importante.
A cura di Francesca Del Boca
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Immagine di repertorio
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Secondo la circolare diffusa nei giorni scorsi dall'Istituto Statale di Istruzione Superiore Luigi Einaudi di Dalmine (Bergamo), a titolo "abbigliamento decoroso a scuola", "non sono consentiti pantaloni corti, canottiere, magliette e abiti succinti". E ancora: "l’utilizzo di pantaloncini al ginocchio è consentito solo per gli studenti con l’attività di Scienze motorie in orario, vista la non disponibilità degli spogliatoi per alcune classi". Una regola che vige da tempo nella struttura, e che gli studenti accettano di buon grado. Ma non adesso, con le temperature fuori controllo che a metà maggio ricordano quelle di luglio inoltrato. "Le aule sono piccole e non esistono sistemi di refrigerazione, neanche dei ventilatori", si rivolgono a Fanpage.it alcuni alunni. "In queste condizioni aiuterebbe poter indossare dei pantaloni al ginocchio, invece che i jeans lunghi, senza venire ripresi in corridoio dai professori. Sono ugualmente decorosi e soprattutto più freschi, ci aiuterebbero a sopportare meglio l'afa in classe". Ma il regolamento lo vieta esplicitamente, e non vengono visti di buon occhio dal personale scolastico.

La circolare che vieta l'uso dei pantaloni al ginocchio
La circolare che vieta l'uso dei pantaloni al ginocchio

La risposta della preside

Il sollevamento degli studenti è arrivato fino in presidenza, dove una delegazione di ragazzi si è presentata per chiedere di cambiare questa particolare clausola del regolamento scolastico. Pronta la risposta della dirigente Maria Nadia Cartasegna, aperta al dialogo e alla possibilità di portare in Collegio docenti la proposta di modifica. "C'è un regolamento, approvato tempo fa, che senz'altro vista la situazione si può rivedere", dice la preside a Fanpage.it. "Però il problema rimane, ovvero che le aule non sono progettate per fare lezione in piena estate: è ciò che sta accadendo adesso, con queste temperature anomale". E aggiunge. "I ragazzi, in ogni caso, devono essere abituati fin da subito ad atteggiamenti non volgari, educati e rispettosi anche nell'abbigliamento. Questo, il senso profondo delle regole".

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