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Viaggio in Russia per fare il vaccino Sputnik: oltre 200 famiglie lombarde si sono già prenotate

Oltre 200 famiglie lombarde hanno prenotato un viaggio in Russia per fare il vaccino Sputnik. Il viaggio sanitario è l’offerta del tour operator Eurasian Travel di Bologna che ha previsto un pacchetto di 23 giorni con tanto di check-up completo in una clinica privata e le due dosi previste del vaccino russo. “Attendiamo il via libera della Russia per partire”, spiega a Fanpage.it il responsabile del tour.
A cura di Giorgia Venturini
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Un viaggio tutto organizzato in Russia con tanto di vaccino Sputnik incluso nel pacchetto. È questa l'offerta del tour operator Eurasian Travel di Bologna che ha già avuto l'adesione di oltre 200 famiglie lombarde, quasi tutte residenti a Bergamo e Brescia. "L'idea non è partita da me ma dalle stesse famiglie che hanno voluto avere un'alternativa ai vaccini presenti in Italia. O meglio, decidere quale vaccino avere". Il viaggio è tutto pronto e prevede un check-up completo in quattro cliniche private e la somministrazione della prima e della seconda dose di Sputik a distanza di 23 giorni. Con tanto di certificazione una volta fatto. "Il tutto, sia chiaro, rispettando le regole imposte per i viaggi all'estero: dunque i permessi per lasciare l'Italia e quelli per entrare in Russia", precisa a Fanpage.it Pietro Di Febo, responsabile del tour operator. Ad oggi infatti gli spostamenti all'estero sono consentiti solo per motivi di salute. Sebbene siano già stati definiti tutti i minimi dettagli del viaggio, si attende ancora il via libera per la vaccinazione degli stranieri in Russia: "Finora possono sottoporsi al vaccino i cittadini russi e gli stranieri residenti sul territorio, ma a breve potrebbero aprire anche agli arrivi dall'estero. Noi siamo pronti".

23 giorni in Russia per fare la prima e la seconda dose dello Sputnik

L'idea arriva direttamente dai clienti ma "per noi del settore potrebbe essere una soluzione per ritornare sul mercato. A causa della pandemia lo scorso anno ho guadagnato meno l'89 per cento rispetto l'anno precedente", continua a spiegare Di Febo. E dopo le ultime restrizioni per il periodo di Pasqua e il blocco agli spostamenti sia tra regioni che verso l'estero, ad eccezione dei voli con destinazione le Canarie, le cose non sono destinate a migliorare: "I ministri che parlano di ripresa del turismo? È un'utopia". E poi Di Febo precisa: "Bisogna sempre tenere presente che il turismo si muove nelle due direzioni, per riattivare i voli bisogna assicurare aerei pieni sia all'andata che al ritorno. Quindi non solo bisogna aprire verso l'estero, ma gli altri Paesi devo accettare i voli dall'Italia". Ecco quindi che il viaggio sanitario verso la Russia potrebbe essere una prima soluzione studiata da chi vive il settore. Il tour operator Eurasian Travel mette a disposizione più pacchetti che vanno da un costo base di 2mila euro in su e che durano 23 giorni più i 15 giorni di quarantena una volta rientrati in Italia. Il vaccino invece in Russia ha un costo pari a 20 euro.

Il tour ha già fatto il pieno di prenotazioni: dopo soli pochi giorni circa 400 famiglie hanno confermato da tutt'Italia, oltre la metà sono residenti nelle province della Lombardia più colpite dalla pandemia. Bergamo e Brescia prima tra tutte. "Sono soprattutto persone che vanno dai 50 e i 60 anni. Ovvero italiani che sanno che dovranno aspettare ancora un po' prima di essere vaccinate in Italia e sperano quindi in una apertura prima delle frontiere con la Russia. E cosa ancora più importante, vogliono essere loro a scegliere il vaccino a cui si sottoporranno", conclude Di Febo.

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