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Variante Omicron nelle acque reflue di Milano già a metà dicembre: il rapporto dell’Iss

La variante Omicron a Milano è stata rilevata per la prima volta il 12 dicembre dopo i prelievi dell’Istituto Superiore di Sanità nella acque reflue del depuratore di Nosedo, nella periferia meridionale della città.
A cura di Giorgia Venturini
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La variante Omicron circolava a Milano già al 12 dicembre. Lo rivela l'Istituto Superiore di Sanità nel suo rapporto in cui mostra gli esiti delle ricerche fatte nelle acque reflue delle varie città di Italia tra il periodo del 5 e 25 dicembre: i risultati confermano l'arrivo di Omicron in Italia all'inizio del mese scorso e la sua successiva diffusione su tutto il territorio nazionale a partire da Natale. Nel capoluogo lombardo la prima rilevazione di Omicron è del 12 dicembre, quel giorno i tecnici incaricati dell'Iss hanno prelevato l'acqua dal depuratore di Nosedo, nella periferia meridionale della città. Proprio da quel campione vennero scoperte le prime tracce della variante sudafricana. Due giorni dopo, il 14 dicembre, altri campioni prelevati questa volta a Milano-San Rocco e a Canegrate contenevano un altro segno della presenza di Omicron. Mentre nei prelievi del 9 dicembre non c'erano tracce di Omicron nelle acque reflue milanesi.

Omicron ha iniziato a circolare a Milano tra il 9 e il 12 dicembre

Nel prelievi del 9 dicembre non c’erano tracce di Omicron, e dunque si può presumere che la circolazione a Milano sia iniziata proprio tra 9 e 12 dicembre. Milano però, nonostante oggi sia al centro della quarta ondata, non è la prima città ad avere rilevato la variante: il primo segnale di Omicron in Italia è arrivato da Venezia il 7 dicembre. Dall'Iss precisano che "la variante Delta era la variante SARS-CoV-2 dominante circolante nella popolazione italiana all'inizio di dicembre, tuttavia la variante Omicron si sta progressivamente espandendo". Da allora Omcron, molto più contagiosa della Delta ma fortunatamente anche meno grave, è circolata in modo rapito su tutto: nelle prima settimana di rilievi, come dimostra il rapporto Iss, Omicron era presente con una percentuale dell'1 per cento nei campioni, già dalla seconda però la percentuale era salita a 14 per schizzare poi a 64 nella terza settimana.

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