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Vaiolo delle scimmie in Lombardia, cosa sappiamo finora dei presunti casi

Sarebbero stati segnalati alcuni presunti casi in Lombardia, pazienti che sono stati sottoposti a degli accertamenti: adesso bisogna aspettare gli esiti dei laboratori che confermeranno o smentiranno la presenza dell’infezione virale.
A cura di Enrico Spaccini
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Sul vaiolo delle scimmie anche in Lombardia l'attenzione è massima: nella giornata di ieri, lunedì 23 maggio, è stato registrato all'ospedale San Gerardo di Monza un primo caso sospetto. I sintomi accusati dal paziente sono riconducibili al "monkeypox", ma – stando a quanto apprende Fanpage.it – i primi esami hanno dato esito negativo. In queste ore stanno arrivando diverse segnalazioni relative ad altri presunti casi, ma per avere una conferma è necessario attendere l'esito degli esami che i laboratori lombardi stanno svolgendo in queste ore.

La riunione dei referenti delle Ats e delle Asst

Considerata la situazione, ieri mattina i referenti delle Agenzie di tutela della salute che fanno parte della sorveglianza delle malattie infettive si sono riuniti insieme ai responsabili delle varie infettivologie delle Asst. Solo le analisi potranno però dire se questi presunti casi siano effettivamente stati colpiti dal vaiolo delle scimmie o da un'altra infezione virale.

I casi confermati in Italia

Ad oggi, l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha registrato la presenza confermata del vaiolo delle scimmie in 12 Paesi. In Italia, i casi confermati sono quattro: tre nel Lazio e l'ultimo ad Arezzo, in Toscana. Ancora non è nota la causa della endemicità, o la diffusione, della patologia. È probabile che si possa trattare di una mutazione del patogeno che ha reso più facile il contagio tra gli esseri umani.

Le contromisure adottate da Regione Lombardia

In Lombardia l'Unità Operativa della Prevenzione della Direzione generale Welfare ha provveduto a inoltrare alle aziende ospedaliere e alle aziende sanitarie la circolare diffusa ieri dal Ministero della Salute.Entro oggi, inoltre, il software delle malattie infettive verrà aggiornato per consentire la segnalazione del vaiolo delle scimmie da parte di qualunque Medico di medicina generale o Pediatra di libera scelta.

"Si rileva quanto mai previdente la scelta di aver inserito nella legge di riforma della sanità lombarda, la costituzione di un'Agenzia per la ricerca e il contrasto alle malattie infettive. Questa struttura – ha detto al riguardo Letizia Moratti, la vicepresidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia – rafforzerà ulteriormente la capacità del sistema di far fronte all'emergere di nuove pandemie. E la nostra Regione diverrà un punto di riferimento a livello internazionale".

Cos'è il vaiolo delle scimmie

Questo tipo di virus può essere trasmesso in modo accidentale dagli animali all'uomo, cosa che si verifica soprattutto nelle parti boscose dell'Africa centrale e occidentale. Può essere trasmesso per contatto e per esposizione alle droplets, le goccioline che durante la pandemia da Covid-19 abbiamo capito essere tra le principali cause di trasmissione. Il periodo di incubazione è compreso tra i sei e i 13 giorni, anche se può arrivare a 21. Si tratta di una malattia spesso autolimitante, con sintomi che si risolvono in modo spontaneo entro le due-tre settimane. Tra i sintomi, oltre a quelli influenzali, anche lesioni o pustole pruriginose e dolorose.

(Ha collaborato Ilaria Quattrone)

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